Si alza il sipario sui Mondiali 2022 di atletica leggera ad Eugene, in Oregon, ma quali sono le speranze di medaglia per l’Italia? I primi nomi che vengono in mente sono ovviamente legati agli strepitosi ori olimpici di Tokyo 2020, ma sarà molto complicato ripetersi. Gianmarco Tamberi, campione nell’alto in Giappone a pari merito con l’amico-rivale Barshim, non ha ancora trovato le giuste sensazioni in stagione (2.30 di season best fatto lo scorso maggio). Il marchigiano è alle prese con qualche fastidio alla gamba di stacco e poche settimane fa ha annunciato la separazione per diversità di vedute dal suo tecnico, il papà Marco, che comunque lo seguirà negli Stati Uniti. Avvicinamento alla rassegna iridata molto complesso anche per il velocista Marcell Jacobs, campione mondiale indoor questo inverno e campione assoluto all’aperto (9.99 con +2.3 di vento a favore, suo season best) ma poi bersagliato dai problemi fisici. Il bresciano ha già dimostrato di poter primeggiare anche in stagioni iniziate non con le migliori premesse (vedi stagione olimpica), ma dovrà vedersela con rivali di altissimo livello (lo statunitense Kerley su tutti).
Staffetta e marcia per una difficile conferma
Jacobs sarà impegnato anche nella staffetta 4×100, con l’Italia che vuole inserirsi nuovamente nella lotta per il podio. Servirà però la migliore versione di tutti i frazionisti, che finora in stagione non si è vista. Sarà da verificare il reale stato di forma di Jacobs, come detto, ma molto dipenderà anche dalla curva di Fausto Desalu e dal rettilineo finale di Filippo Tortu, che dovranno essere supportati dalla solidità di Lorenzo Patta. Cambio di distanza invece per il pugliese Massimo Stano, campione olimpico a Tokyo nella 20 chilometri, che proverà a giocarsi le sue carte nella 35km. Tante le incognite, sia da un punto di vista tecnico che di concorrenza, ma il pugliese sa esaltarsi nei grandi eventi e vuole confermarsi competitivo. Non sarà invece al via l’altra marciatrice campionessa olimpica di Tokyo, Antonella Palmisano, ferma a causa di un infortunio.
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Le possibili sorprese azzurre
La strepitosa spedizione azzurra di Tokyo 2020 ha dimostrato che tutto può succedere: attenzione dunque alle possibili sorprese. Ci proverà dunque Sara Fantini, primatista italiana nel lancio del martello con il 75.77 dello scorso gennaio a Madrid. La misura vale alla 24enne la nona posizione nel ranking mondiale stagionale. Vuole continuare a sorprendere anche Roberta Bruni, fresca di record italiano nel salto con l’asta (4.71 stabilito a Barletta il 18 giugno 2022).
Grande attesa poi per vedere all’opera Andrea Dallavalle, quinto nel ranking mondiale 2022 del salto triplo. Il 22enne vanta però il terzo accredito tra i partecipanti alla rassegna iridata, grazie al 17.28 saltato agli Assoluti di Rieti il 25 giugno scorso. Attenzione anche ad Elena Vallortigara nel salto in alto, reduce dall’1.98 dello scorso giugno a Rieti, non troppo lontano dal suo personal best di 2.02 (fatto a Londra nel 2018). Serviranno le gare della vita, ma sognare non costa nulla e gli azzurri faranno certamente del loro meglio per portare il alto il Tricolore.