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Filippo Tortu ha concesso un’intervista al ‘Corriere della Sera’, parlando del suo status da campione olimpico ottenuto alle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’azzurro ha ottenuto la medaglia aurea al fianco di quattro colleghi, nel contesto della gara 4×10 metri; emozione strabordante per il giovane italiano, tra i migliori nel panorama dell’atleta nostrana, tra i corridori. Di seguito alcune delle dichiarazioni salienti dell’azzurro: “Sono campione olimpico. Ancora oggi, mi fa strano dirlo. Volevo quell’oro e l’ho conquistato. Non mi aspettavo di correre così veloce, non ero mai sceso sotto i 9″ nella mia frazione. A Tokyo ho fatto una cosa non banale, insomma. Se conosco una ragazza e mi chiede cosa faccio, io rispondo: studio economia alla Luiss. Se lei si spinge oltre, se viene fuori il discorso dell’atletica e lei mi chiede qual sia il mio sogno, io dico: partecipare a un’Olimpiade. Ho nascosto la medaglia e non posso dire dove. Per i ladri che leggono il Corriere e per scaramanzia. Ho disegnato una specie di mappa del tesoro, tipo: 40 passi a Est, 20 a Ovest, gira intorno alla credenza, vai dritto fino al bagno. Mamma, papà e mio fratello Giacomo conoscono il nascondiglio, naturalmente, ma hanno l’obbligo di non rivelarlo nemmeno sotto tortura. Prima della finale della staffetta, al campo del riscaldamento con il prof Di Mulo, mi è uscita con una frase così: ‘se mi arriva il testimone giusto, vinciamo noi’“.
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