”È stato uno shock, siamo stati travolti da questa sbornia di successi. Oggettivamente Gimbo e Marcell hanno cambiato la storia dello sport italiano. Per quattro giorni i giornali hanno parlato soprattutto di atletica ed è qualcosa senza precedenti. L’uomo che corre più veloce al mondo, l’uomo che salta più in alto”. Sono queste le parole di Stefano Mei, presidente della FIDAL, tornando sulle vittorie storiche di Marcell Jacobs e di Gianmarco Tamberi rispettivamente nei 100 metri e nel salto in alto.
“Quanto vale tutto ciò, se solo si considera che in ogni sport si corre o si salta? Mi aspetto che alla fine del periodo estivo i campi d’atletica siano presi d’assalto. Perché l’impatto è stato fantastico. Una rivoluzione copernicana. Il merito è dei ragazzi, degli allenatori e della struttura tecnica che li ha supportati. Cominciare così questa Olimpiade è stato veramente appagante”, ha continuato.
Due atleti che, prima di tutto, sono due ragazzi straordinari e due uomini veri: ‘‘Marcell è la persona più equilibrata che conosca, addirittura troppo, considerato il modo in cui ha esultato, di fronte all’irresistibile euforia di Gimbo. La cosa più sana, per Jacobs, dinanzi alla notorietà e alle pressioni, credo sia quella di restare il ragazzo di sempre. Continuare la propria vita”. I due campioni azzurri sono il simbolo della spedizione: ”Non possiamo vincere 76 medaglie (tante quanti i convocati, ndr) ma in generale, ognuno per la propria parte, sta dando il massimo. Sono assolutamente soddisfatto di come stia andando qui a Tokyo, con il 60% del passaggio dei turni e fuori dal campo con una squadra che ammiro per educazione e disponibilità. La nostra è una gioventù di altissima qualità”, ha concluso Mei.