Il Cio contatterà i dirigenti della Bielorussia per fare chiarezza sul caso Tsimanousskaya. Gli investigatori del Cio interrogheranno i membri della squadra olimpica bielorussa per chiedere spiegazioni sul caso della velocista Krystsina Tsimanousskaya, costretta a chiedere asilo politico in Polonia in seguito al tentativo di rimpatrio a forza per una serie di critiche mosse agli allenatori del suo Paese sui social media. Mark Adams, portavoce del CIO, ha spiegato che il procedimento disciplinare, aperto ufficialmente martedì scorso, “determina chi deve essere ascoltato“. Tsimanousskaya si trova ora in Polonia, Paese che le ha dato un visto umanitario.
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I funzionari bielorussi Artur Shumak e Yuri Moisevich sono stati accusati dal Cio di aver portato Tsimanouskaya in macchina all’aeroporto, la scorsa domenica, per farle prendere un volo per la Bielorussia. Inoltre, non è chiaro se a Shumak e Moisevich sarà confermato o meno l’accreditamento per i Giochi. Adams ha infatti spiegato che il Cio si è mosso “abbastanza rapidamente“, ma “ci deve essere un processo perché ci sono diversi tipi di accuse e dobbiamo sentire quali sono“.