Atletica

Staffette, Iapichino e gli azzurri della 1500: gli ultimi lampi in un Europeo già storico

Larissa Iapichino
Larissa Iapichino - Foto Grana/FIDAL

I numeri sono già storici, degni di un’occasione speciale come un Europeo di atletica in casa. E c’è voglia di regalarsi altri boati, altri abbracci e altre esultanze. Parlano i dati: dieci ori, sette argenti e tre bronzi. Venti medaglie complessive (superato nettamente il record di Spalato), sette in più della Francia seconda, addirittura quattordici di vantaggio sul terzo posto occupato dalla Norvegia che stasera calerà l’asso pesante, Jakob Ingebrigtsen nei 1500 uomini. Questa sarà una delle quattro gare della sessione serale di oggi (l’ultima) con un oro olimpico in carica. Nell’asta c’è quell’Armand Duplantis che non conosce rivali e che in questa stagione ha già ritoccato il suo record del mondo a 6.24. E nel lungo femminile i riflettori sono puntati sulla tedesca Malaika Mihambo in gara nella finale con la nostra Larissa Iapichino. L’altro oro di Tokyo nel menu odierno è italianissimo: la staffetta 4×100 punta a prendersi lo scettro europeo davanti al pubblico di casa dopo il secondo posto in batteria con la formazione inedita composta da Roberto Rigali, Matteo Melluzzo, Lorenzo Patta e il campione europeo dei 110 ostacoli Lorenzo Simonelli. Spazio ora probabilmente a Marcell Jacobs e Filippo Tortu, mentre Rigali al lancio e Patta in terza frazione dovrebbero completare il quartetto. Toccherà anche alle due 4×400 metri: gli uomini con Brayan Lopez, Vladimir Aceti, Riccardo Meli, Edoardo Scotti e le donne con Ilaria Accame, Giancarla Trevisan, Rebecca Borga e Anna Polinari hanno ottenuto la qualificazione. Uscita di scena invece la 4×100 donne fuori in qualificazione dopo una giornata storta caratterizzata dall’infortunio in extremis di Zaynab Dosso e dal problema fisico accusato in gara da Dalia Kaddari in seconda frazione.

Prima ancora però bisognerà pensare al salto in lungo con Larissa Iapichino. Sullo sfondo c’è sempre la prima partecipazione ai Giochi Olimpici (fu costretta al forfait a Tokyo): “Hanno un posto speciale nel mio cuore, ma ora conta solo Roma”, aveva detto ieri l’azzurra che lavora per tornare ad avvicinarsi sempre di più ai 7 metri. Compito già riuscito alla campionessa olimpica Malaika Mihambo, che ieri al primo salto è atterrata a 7,03, migliore prestazione europea stagionale. Nel ricchissimo menu odierno anche i 1500 uomini con tre azzurri in gara: il neo primatista italiano Pietro Arese, Federico Riva e Ossama Meslek. In una gara che, salvo sorprese, è nelle mani del numero 1 mondiale Ingebrigtsen (3:27.14 il suo record del mondo), occhi puntati anche sul francese Azeddine Habz e sul portoghese Isaac Nader, mentre il britannico Elliot Giles (3:31.06) è uno dei grandi assenti a Roma. Nell’Europeo delle magie c’è margine per incantare ancora. A Parigi 2024, il biglietto da visita timbrato a Roma non passerà inosservato.

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