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Marcell Jacobs - Foto Grana/FIDAL
“Personalmente credo a Filippo Tortu quando dice di essere estraneo alla vicenda che coinvolge il fratello Giacomo”. Parola di Marcell Jacobs, finito oggi al centro di una triste vicenda, in qualità di vittima di un caso destinato a sconvolgere il mondo dell’atletica italiana. Nella sua dichiarazione, raccolta dall’ANSA, non viene meno la fiducia nei confronti del compagno di tanti allenamenti, gare e staffette, ma l’oro olimpico nei 100 metri a Tokyo non può nascondere tutta la sua preoccupazione per il caso di spionaggio nei suoi confronti che sarebbe stato portato avanti dal fratello del velocista torinese, Giacomo: “Detto questo, che qualcuno abbia potuto spiare i miei cellulari mi rattrista e mi preoccupa. E dal presidente della Fidal, Stefano Mei, mi sarei almeno aspettato solidarietà, in attesa che la Procura completi le indagini”. Ed è servita anche la polemica interna alla FIDAL.
In serata, raggiunto dalla Rai, il numero uno della Federatletica aveva parlato della vicenda: “Se questo fosse confermato la procura federale sarà pronta ad aprire un fascicolo. Filippo Tortu non risulta assolutamente sfiorato dall’indagine. La federazione non è preoccupata nè rattristata. Come sempre, in nazionale andrà chi è più veloce e questa sarà la regola che varrà anche per la staffetta”. E dopo la critica mossa da Jacobs, ha precisato: “Avevo già dato alle tv la mia vicinanza a Marcell Jacobs: auspico davvero che non ci sia stata alcuna attività di spionaggio o tentativo di spionaggio contro Marcell, perché sarebbe oltre che illegittimo, ingeneroso nei confronti di un grande campione“. Ma cosa è successo? Ripercorriamo, per quello che fin qui è stato reso noto, il caso emerso nei mesi scorsi dagli atti dell’inchiesta milanese sulle cyber-spie dell’agenzia di investigazione Equalize.
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Photo: Johanna Säll / BILDBYRÅN / kod JL / JL0411
friidrott athletics friidrett olympic games olympics os ol olympiska spel olympiske leker paris 2024 paris-os paris-ol 5 bbeng (Photo by JOHANNA SÄLL/Bildbyran/Sipa USA)
ECCO COSA E’ SUCCESSO
Come rivelato oggi dall’Ansa, in questa torbida vicenda sarebbe indagato anche Giacomo Tortu, fratello di Filippo, oro nella staffetta a Tokyo proprio insieme, nel quartetto, a Jacobs. Il filone d’indagine, condotto dai carabinieri del Nucleo investigativo di Varese e dal Ros e coordinate dal pm Francesco De Tommasi, si sta occupando dei dossieraggi illegali del superpoliziotto Carmine Gallo tra gli altri. Nel capitolo che vede vittima Jacobs, che ripetiamo essere solo una delle tranche delle indagini su Equalize, il fratello di Tortu sarebbe indagato per concorso in intercettazioni abusive: avrebbe commissionato al gruppo di Gallo di acquisire informazioni, per gli anni 2020 e 2021, sugli esiti delle analisi del sangue di Jacobs, mai coinvolto in vicende legate al doping.
Non solo: il fratello di Tortu avrebbe chiesto i contenuti delle telefonate e delle chat tra lui e il suo staff, tra cui pure l’allenatore e il nutrizionista. Come ricorda l’Ansa, si sarebbero attivati per esaudire il desiderio due degli indagati, Lorenzo Di Iulio e l’hacker esperto Gabriele Pegoraro. Sarebbe stato proprio Gallo a riferire ai pm che il presunto mandante sarebbe stato il fratello dell’atleta torinese. A questo proposito, la Federazione italiana di atletica leggera chiederà alla Procura milanese di poter acquisire le carte per tutti gli accertamenti del caso e per aprire eventualmente un fascicolo.