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Le speranze di medaglia dell’Italia ai Mondiali di atletica leggera di Budapest 2023, in programma da sabato 19 a domenica 27 agosto. Grande attesa per la rassegna iridata nella località ungherese, che assegnerà 49 titoli tra strada, pista e pedane, ma attenzione anche a tempi e misure che possono valere la qualificazione per le Olimpiadi di Parigi 2024. L’Italia ha chiuso l’edizione di Eugene dello scorso anno al diciannovesimo posto del medagliere grazie all’oro di Massimo Stano nella 35km di marcia ed al bronzo di Elena Vallortigara nel salto in alto. Il Bel Paese proverà quindi a migliorare il bottino in questa nuova edizione ad un anno dalle prossime Olimpiadi, ma quali sono le speranze azzurre di medaglia? Di seguito, scopriamo gli azzurri e le azzurre da tenere particolarmente d’occhio.
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Mondiali 2023: le speranze dell’Italia
Un azzurro da osservare da vicino è già stato citato: il marciatore Massimo Stano. Il 31enne pugliese si cimenterà sia sulla distanza olimpica dei 20 km (in cui trionfò a Tokyo 2020), sia sui 35 km in cui proverà a difendere il titolo vinto nel 2022. Stano è uno dei favoriti d’obbligo in entrambe le gare, anche se non sarà facile distribuire le energie. Nella marcia l’Italia proverà a giocarsi le medaglie anche in campo femminile con Antonella Palmisano, anch’essa campionessa olimpica in carica, che proverà a tornare sul podio iridato dopo il bronzo conquistato nel 2017 sempre nella 20 chilometri.
In pedana invece i fari saranno puntati soprattutto sul capitano azzurro Gianmarco Tamberi, trionfatore ai Giochi Europei di Cracovia 2023 al rientro in gara dopo 10 mesi di stop e capace di saltare 2.34 (primato stagionale) nella Diamond League di Silesia poche settimane fa. “Gimbo” sembra aver già ritrovato una certa continuità e proverà ancora una volta ad inserirsi nella lotta per il podio. Fari puntati anche sul salto in lungo femminile, dove l’Italia potrà contare sul talento cristallino di Larissa Iapichino, reduce dalla vittoria degli Europei U23. La neo 21enne ha stabilito il primato personale saltando 6.95 nella Diamond League di Monaco, dove ha trionfato come nelle precedenti tappe di Stoccolma e Roma, ed ora vuole continuare a crescere e strabiliare.
Per il resto della spedizione azzurra l’obiettivo principale resta la finale, per poi provare a giocarsela fino alla fine in una rassegna iridata in cui alcuni atleti, guardando già alle Olimpiadi di Parigi 2024, potrebbero non arrivare al top e dunque lasciare spazio a qualche sorpresa. Una possibile sorpresa potrebbe arrivare proprio dall’Italia nella staffetta 4×100 metri maschile. Il quartetto azzurro, splendido oro a Tokyo 2020, non parte con i favori del pronostico ma potrebbe recitare un ruolo da outsider. Il Bel Paese ha centrato la qualificazione ai Mondiali stabilendo il quarto tempo stagionale al mondo, nonostante l’assenza di Marcell Jacobs. Molto dipenderà proprio dalla condizione del campione olimpico dei 100m, reduce da un periodo travagliato dal punto di vista fisico.
Attenzione anche al getto del peso maschile, dove l’Italia sarà rappresentata da Leonardo Fabbri e Zane Weir. Lo statunitense Ryan Crouser è semplicemente inarrivabile, ma qualora la gara non dovesse decollare, gli azzurri potrebbero inserirsi nella lotta per le medaglie. In questo senso, i fari sono puntati soprattutto sull’italo-sudafricano Weir, che pochi giorni fa al Meeting Brazzale di Vicenza ha stabilito il personale lanciando l’attrezzo a 22.15 metri (terza prestazione italiana di sempre, quinta al mondo in stagione), misura arrivata dopo un doppio 22.13. Tre lanci oltre la barriera dei 22 metri che lasciano ben sperare per i Mondiali di Budapest, ma servirà una gara perfetta da parte del campione europeo indoor.
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