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La sessione serale di domenica 20 agosto dei Mondiali di atletica leggera 2023, in corso di svolgimento a Budapest fino a domenica 27 agosto, non ha regalato grandi soddisfazioni all’Italia. Dopo l’eliminazione di Jacobs nelle semifinale dei 100 metri (IL RACCONTO), Larissa Iapichino non è riuscita a salire sul podio nel salto il lungo. Giornata particolarmente complicata per l’azzurra, che nella prima metà è stata protagonista di due salti nulli e un discreto 6.73 che le ha consentito di rientrare tra le migliori 8 che hanno proseguito la gara. Purtroppo Larissa non è riuscita ad invertire il trend e, dopo altri due salti da dimenticare, si è svegliata troppo tardi. Proprio all’ultimo tentativo ha infatti saltato 6.82 ma purtroppo non è stato sufficiente per salire sul podio, distante solamente 6 centimetri e, col senno di poi, alla portata. Iapichino ha chiuso al quinto posto, alle spalle di Vuleta (oro), Davis-Woodhall (argento), Rotaru-Kottmann (bronzo) e Brume.
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L’unica atleta italiana che ha qualcosa da festeggiare è Ludovica Cavalli, brava a staccare il pass per la finale dei 1500 metri femminili. All’esordio in un Mondiale, l’azzurra è riuscita a spingersi fino all’atto conclusivo, ottenendo il sesto e ultimo tempo utile nella sua semifinale. 4:02.83 il crono di Cavalli, che ha dichiarato a Sky Sport: “Ho visto che le ultime erano più stanche e ho pensato che dovevo provarci in tutti i modi. Ero convinta di essere arrivata settima, non me l’aspettavo di avercela fatta. Ero sul pezzo e le gambe erano perfette. E’ il lavoro che paga nonostante le ultime gare non fossero andate bene“. Delusione invece per Gaia Sabbatini, che non ha neppure completato la sua gara, fermandosi ad alcune centinaia di metri dal traguardo a causa della stanchezza, fisica e psicologica.
Gara agrodolce invece per Pietro Arese, che non è riuscito a qualificarsi per la finale dei 1500 metri maschili ma si è consolato con il primato personale di 3:33.11. L’azzurro è arrivato ottavo nella sua semifinale, ma senza grossi rimpianti. “Il personale significa che sono nel miglior periodo di forma dell’intera carriera. Oggi in gara ho dovuto fare i conti con le energie che erano rimaste. Tuttavia il primato e il minimo olimpico sono una magra consolazione dato che non sono riuscito ad andare in finale” ha detto l’azzurro.
L’ultimo italiano in gara quest’oggi, Yeman Crippa, non è andato oltre la dodicesima posizione nei 10.000 metri maschili. L’azzurro è rimasto in scia del gruppo di testa per gran parte della gara, ma purtroppo si è staccato nel finale ed ha tagliato il traguardo con 28:16.40. La medaglia d’oro, per la terza volta in carriera, è andata all’ugandese Cheptegei, vittorioso con 27:51.42. Sul podio insieme a lui il keniano Ebenyo (argento) con 27’52″60 e l’etiope Barega (bronzo) con 27’52″72.
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