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“Non ho mai sentito nessuna organizzazione criticare la decisione di un tribunale. E’ davvero grave che la Wada attacchi un giudice della magistratura italiana, forse si sentono superiori alla legge. Le sentenze non si commentano, si rispettano”. Queste le parole a Dribbling del marciatore azzurro Alex Schwazer dopo la sentenza che si oppone a quella del Tas che ha confermato la squalifica per doping nei confronti dell’azzurro. L’altoatesino ha sempre parlato di contaminazione e il tribunale italiano gli ha dato ragione, ma Wada, l’agenzia antidoping, continua a ritenerlo colpevole: “Tokyo? Io ci credo e ci ho sempre creduto. Siamo riusciti a dimostrare la mia innocenza, ora possiamo credere di andare a Tokyo. Io posso allenarmi ma non sta a me a decidere”.
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