Atletica

Marcell Jacobs: “Doping? Chi accusa non sa nulla. Non si vince oro olimpico per una botta di culo”

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Marcell Jacobs, Mondiali indoor Belgrado 2022 atletica - Foto di Giancarlo Colombo/FIDAL

“Doping? Chi mi accusa non sa quanto ho sofferto. La mia vittoria sui 60 metri indoor ai Mondiali più difficile anche dei 100 all’Olimpiade. È stata la vittoria più difficile. Venivo da un’annata super, in cui mi era andato tutto bene. In molti avevano sollevato mille dubbi, sarà deconcentrato, non avrà più fame…”. Lo ha detto Marcell Jacobs in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera: “Tanti non conoscono l’atletica, pensano che si possa vincere l’Olimpiade così, con una botta di culo. Dovevo far capire che Tokyo non è stata un caso. È il frutto del lavoro di una squadra, di una vita”.

L’azzurro torna sulla recente vittoria ai Mondiali indoor: “Più difficile una finale mondiale dei 60 metri indoor, e non solo perché alla fine vai a sbattere a 50 all’ora contro un materasso. Avevo contro Christian Coleman: campione del mondo e recordman in carica, che era stato sospeso e quindi doveva riguadagnarsi tutti i contratti. E io ogni anno provo a saltare la stagione indoor, perché sono pigro, ma poi il mio allenatore mi costringe…”.

L’anno che viene è il più importante della sua vita, non solo a livello sportivo: “Questo sarà l’anno più importante della mia vita: ci sono i Mondiali e gli Europei. E avrò gli occhi di tutti puntati addosso. Mi studieranno per capire come battermi. Il 17 settembre mi sposo con Nicole e verrà anche mio padre: ho spezzato la maledizione degli abbandoni”.

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