
La maratona di Boston si conclude con una doppietta keniana. L’evento statunitense, giunto alla sua 129esima edizione, ha visto John Korir vincere la prova maschile in 2h04’45”, mentre nel femminile ha vinto Sharon Lokedi con 2h17’22”. La gara maschile è stata dominata dal vincitore, che ha preso il largo dopo trentadue chilometri. Korir, lo scorso anno quarto al traguardo, ha trovato il successo su questo percorso, mentre alle sue spalle dal tanzaniano Alphonce Simbu ha concluso in seconda piazza con 2h05’04”.
Il podio è stato completato dall’altro keniano Cybrian Kotut, con lo stesso tempo di Simbu e uscito sconfitto dalla volata. Restano invece lontano dal gruppo di testa due grandi favoriti: l’etiope Sisay Lemma, vincitore dell’edizione del 2024, e il keniano Evans Chebet, che aveva trionfato nel 2022 e nel 2023. I due, contro ogni pronostico, hanno tagliato il traguardo al di fuori della top dieci. Il successo di Korir è tutt’altro che inaspettato, con l’atleta che negli ultimi mesi sta dando prova di grande costanza. Il keniano, infatti, era reduce dal terzo posto nella maratona di New York, svoltasi a novembre del 2024.
LA GARA FEMMINILE
Nella gara femminile, Lokedi vince in 2h17’22’‘ e non solo migliora il proprio personale, ma istituisce anche il nuovo record della gara, precedentemente fissato a 2h19’59”. Il secondo posto è occupato da un’altra keniana, Hellen Obiri, che sfiora la terza vittoria consecutiva tra le strade di Boston. Nonostante il mancato successo, Obiri può dirsi soddisfatta del suo nuovo record di 2h17’41”, un crono quattro minuti più basso del precedente e risalente all’edizione del 2023. Terzo posto infine per l’etiope Yalemzerf Yehualaw in 2h18’06”.
La gara si è corsa su ottimi ritmi, con solo le prime tre classificate che hanno dimostrato la costanza necessaria per la conquista di una medaglia. Sul finale, nei pressi della Heartbreak Hill, la prova ha visto protagonista la lotta tra Obiri e Lokedi, con la keniana che ha dato lo strappo decisivo. La mancata tripletta consecutiva di Obiri le nega l’accesso ad un olimpo elitario, di cui fanno parte solo tre atlete: Bobbi Gibb, vincitrice nel 1966, 1967 e 1968, Uta Pippig, che ha avuto la meglio nel 1994, 1995 e 1996 e Fatuma Roba nel 1997, 1998 e 1999.