“Le emozioni a freddo per il record italiano? Bellissimo, devo ancora realizzare perché una cosa così l’ho sognata da tanto tempo. Ho passato passato tanti anni a guardare quella gara dove Andrei fece il record mondiale. Sono veramente orgoglioso, ci ho sempre creduto tanto, ma ho sempre pensato che fosse una cosa quasi impossibile. Farlo a maggio, senza essere in formissima, fa veramente ben sperare”. Lo ha detto a Sportface il pesista Leonardo Fabbri che torna a parlare del nuovo record italiano (22,95 metri) realizzato a Savona, a 37 anni dal leggendario 22,91 del campione olimpico Alessandro Andrei. Dal lancio all’ufficialità un vortice di emozioni: “L’avevo sentito un po’ meglio rispetto ad altri lanci, ma finché non esce la misura non si sa mai – ha spiegato a margine della presentazione delle maglie dell’atletica azzurra per gli Europei di Roma e le Olimpiadi di Parigi 2024 -. Quando è uscita la misura, ho iniziato a strillare come un matto: se riguardo il video, un po’ mi vergogno, ma è stato un momento bellissimo. Anche Paolo, il mio allenatore (Dal Soglio, ndr), si è messo a piangere commosso. Andrei per noi lanciatori è una divinità ”.
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Nella giornata di ieri Fabbri è stato nuovamente protagonista con l’ottima misura di 22,59 a Lucca: “Ieri è stata molto difficile, perché una gara come Savona toglie tante energie nervose, però fare 22,59 è tanta roba. A Lucca è stata un po’ dura di testa, ma va benissimo andare costantemente oltre i 22″. Oggi è stata presentata la maglia dell’atletica azzurra per i prossimi due appuntamenti clou: la linea 2024 sviluppata da Joma sarà utilizzata in tutte le competizioni internazionali, tra cui gli Europei di Roma e le Olimpiadi di Parigi. “Mi piace, speriamo porti anche fortuna”, spiega Fabbri che poi si sofferma sull’obiettivo a cinque cerchi: “So quanto è importante, so quanto ho aspettato questa Olimpiade e so quanto ho sofferto per essere rimasto fuori dalla finale a Tokyo per 10 centimetri. Quindi questo è l’anno, non esistono altre cose”, conclude.