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“Usain Bolt è il mio idolo, ho iniziato a fare atletica grazie a lui, mi ha dato le motivazioni giuste. Non ha ancora risposto alla sfida che gli ho lanciato a rubabandiera, ma posso batterlo. LeBron James è il mio terzo mito sportivo con Bolt e Lewis Hamilton, anche lui si è costruito tutto da solo, arrivando dalle difficoltà. Mancata nomination ai World Athletics Awards? Non ricordavo esistesse questo premio, sono rimasto un po’ amareggiato, ma mi importa poco, contano i fatti: ho due medaglie d’oro dentro casa. Mondiali 2022? Gli americani vorranno mangiarmi vivo, ma io vorrei fare lo stesso con loro. Vorrei inoltre ripetermi a Parigi 2024 con altri due ori“. Queste sono le parole di Marcell Jacobs, punta di diamante del movimento d’atletica italiano. Il campione olimpico nei 100 metri e nella 4×100 metri ha parlato ai microfoni di AtleticaTV, delineando modelli di riferimento e obiettivi a breve e medio termine. Jacobs non ha nascosto le proprie ambizioni, così come ha lodato e ironizzato sui propri idoli, tra i quali spicca Usain Bolt, sensazionale e apprezzato velocista.
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