A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina. E’ il caso della finale dei 100 metri degli scorsi campionati nazionali indiani, di scena a Delhi, che videro ai blocchi di partenza un solo atleta. Tutti gli altri si erano infatti tirati indietro all’arrivo dei funzionari nazionali antidoping (Nada). A trionfare è stato inevitabilmente l’unico partecipante che, ironia della sorte, è risultato positivo al metabolita dello steroide anabolizzante drostanolone.
La sostanza, spesso utilizzata dai bodybuilder per aumentare la forza, è stata trovata nel sangue dell’atleta in questione, che dal canto suo nega ogni responsabilità, sostenendo di essere stato incastrato. “Se avessi assunto qualche farmaco sarei fuggito come hanno fatto tutti gli altri” ha dichiarato. Preoccupato anche Adille Sumariwalla, della Federazione indiana di atletica leggera, il quale ha spiegato: “È in gioco la reputazione dell’India. Oggi siamo numero 2 nel doping. Dobbiamo risolvere questo problema, specialmente se dobbiamo candidarci ai Giochi Olimpici“. A riportarlo è il giornale locale ‘The Indian Express‘.