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Un’impresa da record, ma che lo ha presto messo nel mirino dei razzisti. A Barcellona Iliass Aouani ha realizzato il primato italiano di maratona, con il tempo di 2h07:16. Dopo tre anni, è stato abbassato di tre secondi il 2h07:19 di Eyob Faniel stabilito a Siviglia, sempre in Spagna, il 23 febbraio del 2020. Da quel momento, però, Aouani è stato bersaglio di commenti discriminatori, come ha denunciato lui stesso sui profili social, collezionando una gallery di commenti razzisti. “Record italiano? E’ nato in Marocco…”, scrive un utente, mentre c’è chi parla di “mischiume” e chi lo chiama “africano”. Atleta delle Fiamme Azzurre e italianissimo, Aouani ha risposto: “L’Italia è un bellissimo paese di gente di gran cuore. 26 anni fa questa terra mi accolse e mi crebbe come fossi suo figlio e diede a me e alla mia famiglia opportunità di cui saremo sempre grati. Non amo chi approfitta dell’albero che, cadendo, fa più rumore della foresta che cresce per lanciare propagande che rappresentano l’Italia come un paese razzista. È ingiusto nei confronti dei veri italiani, che rappresentano il 99% della popolazione. La mia non è una reazione di rabbia, ma di semplice pena, perché questi commenti sono un’indicazione di una mentalità limitata e una vita mediocre, persone che probabilmente non hanno mai fatto sacrifici nella vita e che di conseguenza sono incapaci di riconoscere e rispettare i sacrifici altrui. La mia missione è quella di lasciare un impatto attraverso lo sport, insegnare che la diversità è una ricchezza e senza di essa non avremmo celebrato le ultime medaglie d’oro olimpiche, insegnare che una persona va giudicata dallo spessore del suo pensiero e comportamento e non dalla provenienza del suo nome o dalla quantità di melanina nella pelle. “Sii come un albero. Quando viene colpito da pietre, esso risponde dando i suoi migliori frutti””.
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