Stamattina un 30 all’esame scritto e orale in “Materiali innovativi ed energia” presso l’Università di Trento, ora il viaggio verso Roma per il Golden Gala. Questa è la vita di Nadia Battocletti, tra gli esami di ingegneria e i successi prima europei e ora anche olimpici dopo l’indimenticabile argento conquistato a Parigi nei 10.000. “Sarò a Roma con il cuore e con il sentimento. Vorrei risentire il boato dell’Olimpico come a giugno, e ancora più forte. Degli Europei mi è rimasto dentro il tifo impressionante dello stadio”, le parole di Nadia, che in Diamond League sarà protagonista in una gara che conosce meno, ovvero quella dei 1500. Un’entry list da urlo: “Kipyegon è veramente un’atleta alla quale ispirarsi, nessuna aveva mai vinto tre ori nei 1500 alle Olimpiadi e tra questi è riuscita anche a diventare mamma di una bimba. Sono cresciuta con il mito di Genzebe Dibaba e il fatto che abbia superato il suo record mi ha reso incredula. Ma non c’è solo Faith, in molte si stanno avvicinando, a partire dall’australiana Jessica Hull che ha corso in 3:50. Il livello complessivo si sta alzando”.
“Dopo Parigi dieci giorni di stop totale – racconta – ho fatto risonanza e c’era una lieve peritendinite, quindi sto proseguendo con laser e ozono. Da una settimana ho ricominciato a correre: mi butto, mi diverto! A fine stagione tante ragazze sono stanche ma non credo che le prestazioni ne risentiranno, sarà una gara di fuoco. L’intento è migliorare il mio personale di 4:03.34, anche se ovviamente so che al top della condizione potrei valere un tempo sotto i quattro minuti, considerato che 4:03 l’ho corso negli ultimi mille e cinque dei 5000 metri a Parigi. Come sempre darò tutto e spero che il pubblico mi aiuti”.