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“Penso che quel 19.72 di Pietro Mennea sia la più grande impresa sportiva italiana di tutti i tempi. Per universalità e longevità”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagó, nel corso dell’evento “10.01 – Pietro Mennea, l’uomo e il campione”, la commemorazione allo Stadio dei Marmi per il campione olimpico scomparso dieci anni fa. “Questa mattina rappresenta un bellissimo tuffo nei ricordi per ricordare Pietro. Con lui c’era un rapporto personale strettissimo, mi aveva ulteriormente conquistato nel momento più difficile della sua vita, con la malattia – ha ricordato Malagó -. Io sono stato eletto il 19 febbraio 2013 come presidente Coni e il 21 marzo ci ha lasciato. All’epoca mi sono sentito in dovere non solo di intitolargli lo Stadio dei Marmi, ma anche di fare la camera ardente al Salone d’Onore. Qualcuno disse che forse non era una buona idea, ma oggi vedo il Campidoglio che spesso ospita i grandi del passato. Alla fine fu un trionfo, ci fu una coda fino a Ponte Milvio. Basti pensare – ha concluso – che nel lessico di ognuno di noi, giocando a calcio, guidando un’automobile si dice: ‘Ma che sei Mennea!'”.
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