Filippo Tortu si interroga sulle precauzioni che vengono prese nell’atletica, facendo un paragone stretto con il calcio dove i contatti sono inevitabili. Ai microfoni dell’Ansa, il velocista azzurro ha raccontato che deve fare i conti con gli allenamenti senza palestra e l’obbligo di indossare i guanti di lattice: “Ancora bisogna correre a corsie alternate, ed e’ assurdo visto l’assembramento che invece c’e’ nelle partite di calcio in area per un calcio d’angolo – spiega -. Spero che nelle prossime settimane cambi il protocollo”.
Mentre è carico per il ritorno in pista e alle competizioni: “Tornare a gareggiare e’ un bel segnale, anche se rischia di essere a porte chiuse – racconta lo sprinter in ottica Rieti dove si terrà la Fastweb Cup a luglio -. Sara’ impressionante. Il silenzio e’ bello quando stai sui blocchi, ma solo perché e’ seguito dal boato”.