Non è una sorpresa e non lo è da mesi. L’astro nascente dell’atletica italiana Elisa Valensin rispetta i pronostici e si prende la scena nella seconda giornata dei Campionati Italiani Juniores e Promesse ad Ancona. Ieri era stato Yassin Bandaogo a mettersi in mostra nei 60 metri U23 con un 6.63 che ha accarezzato la migliore prestazione italiana U23 di Filippo Tortu. Oggi Valensin non accarezza, piuttosto sgretola ciò che già le apparteneva. La velocista lombarda batte per due volte il primato italiano U20 dei 200 metri indoor che firmò lei stessa lo scorso anno, l’11 febbraio 2024, sempre ad Ancona: prima sfreccia in 23.70 in batteria, poi in finale fa festa in 23.49. Un progresso di 23 centesimi rispetto al 23.72 della passata stagione che è tutto riassunto nel sorriso dell’azzurra dopo la gara che le ha permesso di scalare le liste italiane assolute della specialità fino al quinto posto.
Classe 2007, allenata da Fausto Frigerio, tesserata con la Cus Pro Patria Milano, Valensin vanta una partecipazione a soli 16 anni agli Europei Under 20 di Gerusalemme, dove si piazzò al settimo posto nella finale dei 200m. “Una delle esperienze migliori della mia vita, trascorsa con persone fantastiche e con un supporto fantastico,. Ora sono ancora più sicura di voler mettere tutta me stessa in questo sport che è la mia vita. Spero che questo sia solo il primo passo verso il mio futuro”, aveva scritto su Instagram dopo la rassegna continentale. Valensin è stata buona profeta perché da quel momento la sua carriera è stata un crescendo. A Nembro a giugno 2024 sgretola in 52.50 il primato italiano under 20 dei 400 metri, in quella che è stata la prima gara in carriera sulla distanza.
Nel suo palmares spiccano due titoli europei U18, entrambi vinti nel 2024 a Banská Bystrica. Il primo nei 200 m con 23.09. Cioè un tempo da record under-20 (oltre ad essere record dei campionati), che manda in archivio il primato personale di 23.15 realizzato nel maggio precedente allo stadio dei Marmi di Roma. Il secondo insieme a Canovi, Castellani e Frattaroli nella staffetta svedese. Sono le premesse per un’altra grande impresa. Stavolta a Lima, teatro dei Mondiali U20, Valensin ritocca il primato dei 400 in 52.23 e conquista la finale iridata in Perù. Nell’ultimo atto, con lo status di più giovane del gruppo, chiude al sesto posto. L’ultimo acuto di una stagione da incorniciare che non è sfuggita a nessuno: colleghi e addetti ai lavori. Non è una sorpresa quindi la nomination tra le “Women Rising Star”, la sezione femminile del prestigioso premio assegnato da European Athletics (vinto nel 2021 da Femke Bol) e che al maschile è andato a Mattia Furlani. Tra le nominate insieme a Valensin, anche atlete del calibro di Adriana Vilagos (Serbia, giavellotto), Lurdes Gloria Manuel (Repubblica Ceca, 400), Meta Tumba (Francia, 400hs) e Jana Koscak (Croazia, eptathlon). Cioè una medaglia d’argento agli Europei di Roma 2024 e tre campionesse del mondo U20. Un parterre nel quale Valensin si sente sempre più a suo agio.