
Daisy Osakue, Europei Roma - Foto di GRANA/ FIDAL
La prima tappa della Wanda Diamond League va in scena a Xiamen. In terra cinese, Karsten Warholm si rende protagonista nei 300 metri ostacoli. Il norvegese firma la migliore prestazione mondiale in 33.05, abbattendo il record precedente di 33.26, ottenuto sempre da Warholm a Oslo e risalente al 4 giugno 2021. La distanza, da poco resa specialità del circuito internazionale, trova dunque un’ottima risposta. Il norvegese stacca di quasi un secondo il suo diretto inseguitore, il brasiliano Matheus Lima, che chiude in 33.98.
OSAKUE SETTIMA
Daisy Osakue, unica azzurra in gara a Xiamen, conclude in settima posizione. L’italiana trova la sua miglior misura al terzo lancio, firmando un 60.25, dopo aver aperto con 58.64. Il secondo tentativo vale 58.93, mentre gli ultimi due lanci risultano nulli. Il successo va a Valerie Allman, statunitense già favorita alla vigilia, che firma il successo in 68.95. Alle sue spalle, completano il podio la cubana Yaimé Pérez in 66.26 e un’altra statunitense, Laulauga Tausaga con 64.91.
Nei 1000 metri, Faith Kipyegon non trova il record mondiale, ma domina la prova. La keniana firma la terza prestazione di sempre in 2:29.21, mancando di sei centesimi il proprio personale e di ventitré la miglior prestazione mondiale, ottenuta dalla russa Svetlana Masterkova. Alle spalle di Kipyegon c’è l’australiana Abbey Caldwell, che con 2:32.46 ottiene il primato d’Oceania. Nei 5000 metri arriva un altro successo per il Kenya, con Beatrice Chebet che domina la gara e vince in 14:27.12. Il secondo posto va a Gudaf Tsegay con 14:28.18. Nei 3000 sepi Soufiane El Bakkali si arrende sul finale, con l’etiope Samuel Firewu che si invola in 8:05.61.
NIENTE RECORD PER DUPLANTIS
Armand Duplantis manca il nuovo record mondiale, fallendo tre tentativi a 6.01 dopo aver superato i 5.92 senza difficoltà. Alle spalle dello svedese, ci sono il greco Karalis e l’olandese Menno Vloon, entrambi a 5.82. Nel salto in alto, Yaroslava Mahuchikh ottiene il successo con il primo tentativo per l’197. L’ucraina supera così le due australiane Eleanor Patterson e Nicola Olyslagers, entrambe a 1.94. Mahuchikh sbaglia poi a 2.03. Nel peso, la campionessa europea Jessica Schilder vince in 20.47, battendo l’iridata Chase Jackson, autrice di 20.31 e la cinese Gong Lijiao in 19.62. Nei 400 metri, la vittoria va a Bayabo Ndori, che sfiora il primato mondiale stagionale in 44.25. Alle sue spalle c’è Chris Bailey, secondo solo per due centesimi ma soddisfatto del nuovo personale da 44.27.

LE ALTRE GARE DELLA DIAMOND LEAGUE
I 110hs vanno allo statunitense Cordell Tinch, che firma il succcesso davanti al nipponico Muratake in 13.14 e al cinese Liu Junxi con 13.24. Sconfitto Grant Holloway, che sbaglia due ostacoli al via e chiude in 13.72. Nel femminile, non mancano i colpi di scena. Grace Stark, favorita per il successo, sbaglia e lascia la strada spianata alla giamaicana Danielle Williams, vincitrice in 12.53. I 200 metri vedono la vittoria della statunitense Anavia Battle con 22.41, che supera con decisione Shericka Jakson, al traguardo in 22.79.
Nello sprint maschile si rende protagonista Akani Simbine, che prosegue il suo momento positivo. Il velocista sudafricano vnce in 9.99, superando abbondantemente il kenyano Omanyala, al traguardo in 10.13. Nel salto in lungo si impone Zhang Mingkun, che in 8.18 si dimostra l’unico atleta cinese capace di vincere in casa.