Atletica

Diamond League, tris azzurro da favola a Bruxelles: non solo Fabbri, vincono anche Tamberi e Iapichino

Larissa Iapichino 2024
Larissa Iapichino - Foto JASPER JACOBS/Belga / IPA

Non solo Leonardo Fabbri, ma a Bruxelles è un’Italia che splende con uno straordinario tris in questa seconda serata di finali di Diamond League. Terzo diamante in carriera per Gianmarco Tamberi, che senza ombra di dubbio mette a segno una delle migliori prestazioni della stagione oltre a quella che gli aveva regalato l’oro europeo a Roma. Il campione olimpico di Tokyo dà vita a un bel duello con Oleh Doroshchuck, ma il personale da 2.31 dell’ucraino non basta per vincere. Gimbo al terzo tentativo salta 2.34 e chiude in bellezza questa stagione internazionale.

IL RECAP E LE DICHIARAZIONI DI FABBRI

Larissa Iapichino nel salto in lungo invece mette subito in chiaro le cose, saltando 6.77 nella prima serie e poi 6.80 nella seconda: una misura che vale la vittoria, la sua quinta in Diamond League. Dietro le americane: seconda Monae Nichols, terza Jasmine Moore. La ciliegina sulla torta in una stagione davvero d’alto livello per la giovane nostra portacolori. Sesto posto per Roberta Bruni nella gara dell’asta vinta da Nina Kennedy davanti a Sandi Morris e Alysha Newman. L’azzurra inizia bene superando 4.25, 4.40 e 4.55, ma a 4.70 commette tre errori. Ayomide Folorunso è quinta in 55.37 nei 400 ostacoli vinti ovviamente da Femke Bol in 52.45 davanti a Cockrell e Salmon.

Nei 200 questa volta Letsile Tebogo non può nulla contro una prestazione maiuscola di Kenneth Bednarek. Lo statunitense gestisce alla perfezione la gara e vince in 19.67 contro il 19.90 del campione olimpico di Parigi. Alison dos Santos si aggiudica 400 ostacoli davanti ad Abderrahman Samba e Rasmus Magi in una gara in cui Roshawn Clarke parte alla grande ma commette l’errore all’ottavo ostacolo. Negli 800 trionfa Emmanuel Wanyonyi con una straordinaria rimonta sul rettilineo finale. Il campione di Parigi vince in 1:42.70 riuscendo a rimontare Sedjati e Arop.

Nel triplo il successo va a Pedro Pichardo, che parte alla grande con un 17.23 nella prima serie e un 17.33 nella seconda. Questo salto gli vale la vittoria davanti a Heß (17.20) e Zango (17.05), gli unici oltre al portoghese in grado di superare i diciassette metri. Gara del giavellotto che va a Anderson Peters di un centimetro su Neeraj Chopra: 87.87 contro 87.86.

I 200 femminili hanno visto la vittoria di Brittany Brown in 22.20 prcedendo Daryll Neita (22.25) e Anavia Battle (22.61). Jasmine Camacho-Quinn è la regina dei 100 ostacoli dominando in 12.38 davanti a Visser e Nugent. Nei 1500 il Diamante lo conquista Faith Kipyegon in 3:54.75 nonostante la strenua resistenza di Diribe Welteji e Jessica Hull. Solita grande prestazione di Beatrice Chebet, vincitrice dei 5000 in 14:09.82 al termine di una gara senza storia. Cherotich a sorpresa si afferma nei 3000 siepi sulla favorita Winfred Yavi in 9:02.36. Finale del giavellotto che è andata a Haruka Kitaguchi con un 66.13 ottenuto all’ultimo lancio per superare il 65.23 della serba Adriana Vilagos.

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