È un Leonardo Fabbri in formato olimpico nel decimo meeting di Diamond League 2024. A Londra, l’azzurro, argento mondiale a Budapest 2023 e oro europeo a Roma 2024, trova un quinto lancio da 22.52 e batte il campione mondiale (Budapest 2023) e olimpico (Tokyo 2020) Ryan Crouser. L’americano, in testa fino al penultimo lancio, non va oltre i 22.37 e non riesce nella finalina a tre a migliorare la sua misura. Terzo posto per l’altro statunitense Payton Otterdahl (22.13). Fuori dal podio l’argento olimpico (Tokyo 2020) e bronzo mondiale (Budapest 2023) Joe Kovacs, quarto con 22.03. Da verificare le condizioni del neozelandese Tom Walsh, ritiratosi dopo il quarto lancio per un problema fisico. “Ho dimostrato a me stesso di essere un campione. A Crouser ho fatto vedere chi è Leonardo Fabbri. Nell’ultimo allenamento a Schio ero lento, stanco, è stato il peggiore degli ultimi anni e i primi lanci di oggi in gara erano ancora peggio. A Parigi sarà tutt’altra gara, Crouser e gli altri arriveranno con il fuso orario smaltito e quindi la vittoria di Londra va presa con le pinze”, le parole di Fabbri.
Larissa Iapichino chiude al terzo posto la finale del salto in lungo donne. Gara sottotono dell’azzurra, argento agli Europei di Roma, che non trova il quinto successo in Diamond trovandosi in difficoltà con la pedana rialzata di Londra. 6.70 per Iapichino che viene superata all’ultimo salto dalla portoghese Da Sousa (6.75). Vince la prova la tedesca Mihambo, che difende il 6.87 del primo salto.
Nel salto con l’asta donne Roberta Bruni non riesce a replicare il 4.66 di Montecarlo e si ferma al settimo posto con tre errori a 4.75 dopo aver saltato al secondo tentativo 4.65. Nina Kennedy è l’unica a saltare 4.85 e batte la canadese Alysha Newman (tre errori a 4.85). Terzo posto a pari merito per l’americana Sandi Morris (tre errori a 4.75) e per la britannica Molly Caudery (tre errori a 4.75).
LE ALTRE GARE
Nei 100 metri Noah Lyles si conferma il favorito per i Giochi Olimpici di Parigi. Il candidato a togliere lo scettro a Jacobs firma il personal best correndo in 9.81. Battuti un ottimo Simbine (9.86 e personal best). Terzo Tebogo in 9.88.
Nel lancio del giavellotto donne Mackenzie Little vince con il personal best di 66.27, trovato al lancio di apertura e conservato fino a fine gara. Al secondo posto la serba Adriana Vilagos, che sorprende tutti e piazza un 65.58 che vuol dire record nazionale e primato personale. Fuori dal podio la giapponese oro mondiale (Budapest 2023) Haruka Kitaguchi (62.69), che finisce dietro anche all’americana Maggie Malone-Hardin (62.99).
Nei 400 metri ostacoli donne Femke Bol si conferma una delle candidate alla medaglia olimpica. Il bronzo a Tokyo 2020 corre forte e scende sotto il tempo dell’oro delle scorse olimpiadi (McLaughin 51.46) tagliando il traguardo in 51.30. Secondo posto, ma con un distacco di oltre un secondo, per l’americana Little (52.78), che si mette dietro la giamaicana Clayton (53.24).
Nei 400 metri donne la giamaicana Nickisha Pryce piazza la prestazione mondiale stagionale, personal best e settimo tempo di sempre, correndo in 48.57. La polacca, argento mondiale a Budapest 2023, Natalia Kaczmarek ritocca il record nazionale e scende sotto il 49 chiudendo in 48.90. Terzo posto per l’olandese Lieke Klaver (49.58 e personal best).
Nei 400 metri ostacoli uomini un buon Alison Dos Santos (47.18) batte il giamaicano Roshawn Clarke (47.63 e season best) e il qatariota Ismail Doudai Abakar (47.72). In controllo il brasiliano, che riscatta la sconfitta a Montecarlo, dove però erano presenti i favoriti di Parigi Warholm e Benjamin.
Nei 3000 metri uomini Dominic Lobalu corre due secondi sotto il record del meeting e stampa un ottimo 7:27.68, personal best e record nazionale svizzero. Battuto in volata l’americano Grant Fisher (7:27.99 e season best). Terzo il kenyota Edwin Kurgat (7:28.53 e personal best).
Tripletta britannica negli 800 metri donne. Keely Hodkingson (1:54.61) vola sulla pista di casa e fa segnare la miglior prestazione mondiale dell’anno, il record del meeting, il primato nazionale e il personal best. Secondo posto per Jemma Reekie (1:55.61 e personal best) e terzo per Georgia Bell (1:56.28 e personal best).
Nei 200 metri donne vince l’americana Gabrielle Thomas (21.82) sull’atleta di Santa Lucia Julien Alfred (21.86 e record nazionale) e sulla britannica Dina Asher-Smith (22.07).