Nuovo capitolo sul caso riguardante la positività di Alex Schwazer. Durante l’udienza in tribunale a Bolzano il legale dell’associazione mondiale antidoping ha presentato un referto risalente al 2016, mai mostrato precedentemente, che contesta la perizia di Giampietro Lago, comandante del Ris di Parla. Il documento presentato quest’oggi evidenzia delle anomalie nelle provette su cui furono effettuati i controlli che scaturirono la positività al doping dell’atleta azzurro. Nella perizia del Ris si afferma che la quantità di DNA nelle urine diminuisce progressivamente nel tempo mentre in quelle di Schwazer è ancora presente in quantità massiccia, anche due anni dopo il controllo effettuato nel 2016. La tesi è dunque stata contestata dal legale della Wada e ora la decisione ora passa tra le mani del Gip, Walter Pelino.
Caso Schwazer: Wada sostiene la regolarità delle analisi
Alex Schwazer - Foto Colombo Fidal