Nella mattinata di giovedì 2 agosto i carabinieri di Moncalieri hanno identificato i tre ragazzi protagonisti dell’aggressione nei confronti di Daisy Osakue. Si tratta di tre ragazzi italiani residenti a Moncalieri, Vinovo e La Loggia che a bordo di una Fiat Doblò, intestata al padre di uno di essi, hanno lanciato un uovo contro l’atleta azzurra nella notte tra il 29 ed il 30 luglio. I tre ragazzi hanno raccontato ai carabinieri di aver lanciato le uova per mera ‘goliardia’ e che negli ultimi due mesi questo gesto è stato ripetuto almeno sette volte.
Il ritrovamento è stato agevolato tramite la segnalazione del veicolo da parte di una donna residente a Moncalieri che qualche giorno prima era stata vittima dello stesso episodio. Inoltre i carabinieri, nel corso delle indagini coordinate dalla Procura di Torino, sono entrati in possesso dei filmati delle videocamere di sorveglianza dei negozi e rotatorie per individuare il numero di targa del veicolo. In mattinata i militari si sono recati a Vinovo nell’abitazione del proprietario della macchina, presente sotto casa con evidenti striature di residui di uova. Il proprietario, in caserma, ha dichiarato che la macchina viene utilizzata qualche volta dal figlio del diciannovenne che, dopo esser stato convocato, ha fornito i nomi degli altri due aggressori e tutti i ragazzi hanno ammesso le proprie responsabilità.
Ma Daisy può prepararsi per la trasferta in Germania? Gli Europei di atletica leggera chiamano ma Osakue è ancora in forte dubbio per le condizioni del suo occhio. Nelle ultime ore l’atleta si sta curando con il cortisone, un medicinale da assumere in quantità limitata per non violare le norme del codice dell’antidoping. La sua gara del lancio del disco è in programma giovedì 9 agosto e la Federazione Italiana di Atletica Leggera prenderà la decisione definitiva nella giornata di venerdì 3.