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Reduce dagli splendidi Europei di Monaco, Yeman Crippa è stato ospite presso lo stand del quotidiano ‘La Ragione” alla Mostra di Venezia. Intervistato dall’Adnkronos ha dichiarato: “In Italia mi sono sentito totalmente accolto. Sono arrivato da piccolo, ma mi sono trovato benissimo fin dal primo giorno di scuola, quando ricordo che i miei compagni mi hanno accolto con un cartello di benvenuto. Anche nell’atletica non ho mai avuto problemi, e spero che nel futuro i miei figli non dovranno più averne così come i figli di tutti gli stranieri che arrivano in questo Paese. Dobbiamo partire dal presupposto che ci dobbiamo volere bene l’uno con l’altro, anche se abbiamo una mentalità diversa, un colore della pelle diverso e bisogna riuscire a convivere con le regole e con la cultura, ma è anche importante non volere male al vicino. Il mondo è bello perché è vario”.
L’atleta azzurro ha poi ripercorso la sua vita in Italia: “Sono un ragazzo adottato nel 2003 dall’Etiopia da una famiglia milanese che poi si è trasferita in Trentino. Ricordo che sono arrivato in Italia con la neve, e mi sono trovato un po’ a disagio all’inizio col freddo, poi mi sono ambientato e adesso sto da Dio. Ho iniziato col calcio, poi grazie alle gare della scuola mi sono dedicato all’atletica, dove sono andato bene e ora è diventato oltre che la mia passione, il mio lavoro. Ho raggiunto una serie di traguardi, sono contento e mi sento fortunato”.
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