Atletica

Atletica, World Relays 2024: la 4×100 donne a Parigi 2024, crono da 42.60 nel ripescaggio

La 4x100 femminile azzurra si qualifica - Foto Grana/Fidal

Si chiude con una nuova carta olimpica e una squalifica della 4×100 maschile in finale l’avventura azzurra alle World Relays di Nassau, il Mondiale delle staffette svolto nelle Bahamas nel week end. Ad esultare con il ‘bigliettone’ (il quarto in cinque gare) sono le ragazze della 4×100 con il miglior tempo dell’intero turno di ripescaggio. Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Irene Siragusa e l’esordiente Arianna De Masi chiudono con un 42.60 che rappresenta anche la terza prestazione italiana di tutti i tempi, meno solo dei due crono fatti registrare al Mondiale di Budapest 2023: il 42.14 (record italiano) della batteria, e il 42.49 della finale (quando le azzurre furono quarte). Per il resto, sono tante le notizie incoraggianti, a partire dal cambio ormai rodato tra una superlativa Zaynab Dosso (11:47) e Dalia Kaddari (10:24). Bene anche Siragusa (10:58), dopo essere stata schierata per un problema patito da Anna Bongiorni nel riscaldamento, mentre De Masi lotta e incassa il risultato nel rettilineo finale (10:31), lasciando alle spalle in batteria Costa d’Avorio (qualificata con 42.63) e Spagna (42.88, esclusa). Italia mai in corsa per la qualificazione olimpica invece nella 4×400 mista. Lapo Bianciardi, Anna Polinari, Riccardo Meli e Alice Mangione, impegnati nella seconda batteria, chiudono il ripescaggio al quarto posto in 3:16.47, quattro decimi meglio di ieri ma comunque distanti dal 3:14.12 della Svizzera, seconda nella batteria degli italiani.

Rimpianti per la 4×100 azzurra (Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta, Filippo Tortu) in finale. Il cambio tra Jacobs e Patta si completa fuori settore e la squalifica cancella il terzo posto dell’Italia, che aveva chiuso in 38.13 alle spalle di Stati Uniti (37.40) e Canada (37.89). A sorridere è quindi la Francia, che sale sul podio con 38.44.  Quinta piazza invece per gli uomini della 4×400 (Luca Sito, Vladimir Aceti, Edoardo Scotti e Davide Re, 3:01.60), mentre le ragazze nell’omologa prova al femminile (Rebecca Borga, Ayomide Folorunso, Virginia Troiani e Giancarla Trevisan, 3:27.51) devono accontentarsi della sesta posizione. Nelle due finali sono Botswana (2:59.11) e Stati Uniti (3:21.70) a vincere.

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