A Belgrado l’Italia trionfa due volte, in occasione della tappa Gold del World Indoor Tour in Serbia. Zaynab Dosso, al debutto stagionale, firma un 7.08 nella batteria dei 60 metri. Si tratta del sesto tempo in carriera, a soli sei centesimi dal record nazionale di 7.02 dello scorso inverno. La sprinter firma poi il successo in finale con un buon 7.12, che le consente di ottenere una vittoria che non è stata messa in discussione nemmeno dal pressing di Lewis, alle sue spalle in 7.14.
LE PAROLE DI DOSSO
“C’è sicuramente qualcosa da aggiustare ma mi è piaciuto il modo in cui ho gestito la gara – racconta Zaynab Dosso – In inverno abbiamo lavorato bene con coach Giorgio Frinolli e questo esordio volevo affrontarlo con leggerezza e consapevolezza: credo di esserci riuscita. Peccato perché mi sono ‘addormentata’ in finale, appoggi troppo morbidi in partenza, ho proprio dormito! C’è stato troppo tempo tra le due prove e la tensione è un po’ scesa. Sinceramente mi aspettavo anche meglio come crono ma questa non è una pista velocissima e stiamo lavorando per presentarci al top ad Apeldoorn e a Nanchino, non è necessario che in ogni meeting arrivi la grandissima prestazione. Le prossime? Due volte in Polonia, a Lodz l’8 febbraio e a Torun il 16 dove troverò Ewa Swoboda, e probabilmente gli Assoluti indoor di Ancona il 22-23 febbraio”.
SUCCESSO PER COIRO NEGLI 800 METRI
Eloisa Coiro, impegnata negli 800 metri, si impone in 2:01.98. L’atleta della Fiamme Azzurre, vista in scena anche nei 400 metri di Ancona. L’azzurra lascia davanti la sudafricana Prudence Sekgodiso per i primi 700 metri della prova, perfezionando poi il sorpasso sul rettilineo finale. Coiro si porta in scia la slovena Anita Horvat, che conclude in 2:02.03. “Molto contenta – esulta Coiro – È stato strano non trovare la ‘pacer’ che di solito in meeting così importanti non manca mai, quindi è uscita una gara più tattica, da campionato, e devo dire che mi sono mossa bene, nel finale ne avevo ancora. Riuscire a battere una rivale da 1:57 come Sekgodiso, e farlo in una tappa Gold, è un buon segnale”. Negli 800, quinta posizione per Elena Bellò in 2:03.39. Elisa Di Lazzaro trova invece la quinta piazza nella finale 60 ostacoli in 8.11, dopo l’8.14 della batteria. Decima posizione per Ossama El Kabbouri, impegnato nei 1500 e che ha firmato il personale indoor in 3:43.95.