Stephen Awuah Baffour, talento 21enne ed emergente nel panorama dell’atletica italiana, si migliora sui 60 metri. A Sheffield, nel Regno Unito, l’azzurro corre in 6.61 la prova di batteria, riscrivendo così il proprio record personale, che risaliva al 6.68 ottenuto proprio su questa pista un anno fa. Baffour si è poi aggiudicato anche la finale per 6.64. Il tempo odierno lo porta nei pressi della migliore prestazione nazionale U23, record che risale al 6.58 del 2019, siglato da Filippo Tortu. Inoltre, Baffour arriva a un centesimo dallo standard necessario per gli Europei indoor di Apeldoorn, Olanda, in programma tra il 6 e il 9 marzo.
A Nordhausen, in Germania, Zane Weir inizia la stagione con un risultato positivo. Il campione europeo indoor firma la misura di 20,53, che vale il successo del meeting. Nel corso della prova, Weir ha collezionato anche un 20.08 e un 20.25. Il margine di vantaggio sul secondo classificato è ampio: lo statunitense Roger Steen è infatti stato autore di un tiro da 20.02. L’azzurro tornerà in Germania tra una settimana, per prendere parte al meeting di Rochlitz, in programma per il 2 febbraio.
A Nantes, in Francia, Alice Mangione fa la sua prima uscita dell’anno nei 400 metri e ottiene un 53.04. L’argento agli Europei di Roma nella staffetta mista, chiude a poco meno di mezzo secondo dal personale di 52.60. Mangione ottiene così il terzo tempo complessivo della gara transalpina. A Fossano, in provincia di Cuneo, cade invece il record nazionale under 18, con Alessia Succo – classe 2009 – che registra un 8.19 nei 60 ostacoli allieve. Infine, Simone Barontini vince nei 400 metri di Ancona, siglano un 47.39 che vale il successo ai danni di Riccardo Meli, secondo in 47.55.