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Alessia Trost riparte da 1.93, misura ottenuta nel meeting internazionale di salto in alto Udin Jump Development. Sulla pedana di Udine, l’azzurra chiude in seconda posizione, alle spalle della sola Yaroslava Mahuchikh, argento iridato ai Mondiali di Doha. La 19enne ucraina supera con ampio margine i 2 metri, riuscendo a superare poi anche l’asticella posta a 2.03, un centimetro in più della misura realizzata il 9 gennaio scorso a Kiev. Mahuchikh, detentrice del record del mondo U20 con 2.04, salta così più di due metri per l’ottava volta in carriera. Percorso pulito invece per Trost da 1.74 a 1.90, con il primo nullo arrivato proprio a 1.93. È servito il secondo tentativo, un po’ fortunoso, alla friulana per superare la misura.
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Trost tenta poi, senza successo, anche l’1.96 che vale lo standard per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Le altre italiane in gara si fermano invece sotto l’1.90. Elena Vallortigara si ferma a 1,86, mentre le altre specialiste italiane Erika Furlani, Marta Morara, Rebecca Pavan e Idea Pieroni chiudono con la misura di 1.82.
“Il mio modo di allenarmi è cambiato” ha raccontato Alessia Trost, “credo si sia visto dai dieci salti di oggi, e spero sia un buon punto di partenza per questo 2021. Quest’inverno ho lavorato bene e senza intoppi, a parte la settimana di riposo forzato seguita alla mia positività al Covid, ma non immaginavo che già oggi avrei tentato 1,96. Ne sono felice e mi porto a casa ottime sensazioni“. “Oggi ho realizzato anche quanto mi sia mancata la tensione agonistica” ha aggiunto la friulana, “ho osservato con attenzione Mahuchikh, è una ragazza di grande talento ma molto semplice e piacevole; è sempre molto tranquilla, concentrata, proverò ad imitare il suo approccio“.
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