“Correre in 9″92 i 100 metri resta l’obiettivo del 2020 anche se vedo una stagione che non esiste ma resta la speranza che almeno possa esserci in Italia con gare nazionali. Mi sento molto bene, ritornare alle gare farebbe bene a tutti, al Paese e all’atletica leggera”. Queste le parole di Filippo Tortu all’AGI. Il primatista nazionale dei 100 metri piani che da qualche giorno è tornato ad allenarsi al campo sportivo di Giussano in Brianza ha dichiarato: “Un mese di pausa è stato davvero lungo, non ero mai stato così tanto fermo e soprattutto senza andare al campo: la pista è il luogo dove mi sento più felice. Allenarmi a casa è stato parecchio complicato, ho corso poco ma ho fatto molti esercizi e molta palestra”. Durante il periodo di isolamento domiciliare, Tortu ha però potuto concentrarsi sullo studio: “E’ stato un periodo molto produttivo sotto l’aspetto dello studio perché mi sono concentrato in vista dell’esame di matematica (e’ iscritto ad Economia alla Luiss di Roma, ndr)”. Il finanziere brianzolo ha descritto la sua giornata tipo: “Mi allenavo due volte al giorno, mi sono rilassato, ho ascoltato musica preferendo in questo periodo Paolo Conte. Mi è dispiaciuto moltissimo che le Olimpiadi siano state posticipate, avrei preferito farle quest’anno. Una scelta giustissima ma purtroppo nello sport e nella vita non si è mai certi di nulla. I 200? Vediamo, sono un’altra gara, per il momento ho più voglia di correre i 100″.
Atletica, Tortu: “Il mese di pausa è stato lungo. La pista è dove mi sento più felice”
FIlippo Tortu - Foto Antonio Fraioli