“Ho ripreso da un mese la preparazione per Tokyo, consapevole che il 2020 sara’ la stagione piu’ importante della mia vita. Devo tenere il freno tirato: la voglia mi fa allenare troppo e potrei arrivare in forma troppo presto. Saranno le mie prime Olimpiadi, perche’ nel 2016 ho solo sfiorato Rio. Allora feci un patto con me stesso per essere presente a Tokyo e ora non voglio sbagliare”. Queste le parole di Filippo Tortu a margine del convegno “Lo sport oltre lo sport”, nel quale la stella dell’atletica azzurra si è detto pronto e concentrato per l’appuntamento a Cinque Cerchi di Tokyo 2020. Scendere sotto il suo best di 9.99, miglior tempo italiano in assoluto nei 100 metri, non è però un’ossessione: “Non si deve trasformare lo sport in ossessione, altrimenti perde il suo significato. Il tempo puo’ essere tuo amico o il tuo peggior nemico. E’ gia’ un anno e mezzo che ho fatto 9″99 e mi sono stancato. L’anno prossimo sono quasi sicuro di fare meglio. E dico quasi perche’ sono scaramantico”.
E sul fatto che quando gareggia ad alti livelli non è Filippo il favorito, ma gli atleti di colore che stanno monopolizzando la lotta per le medaglie: “Quando corro so che il favorito e’ un altro, ma corro lo stesso per vincere. Penso sia sbagliato non dare il massimo. Se parti sconfitto, sei sconfitto. Nessuno puo’ credere in te stesso al posto tuo, ma non mi stupisco se dopo 2 metri Coleman e’ avanti”.