
Marcell Jacobs - Foto CHINE NOUVELLE/SIPA/2408081302
L’infortunio di Jacobs “è abbastanza serio”, ma Marcell “è tornato a muoversi”. È questo l’importante aggiornamento fornito dal direttore tecnico della Nazionale di atletica Antonio La Torre in occasione dell’evento “Il Foglio a San Siro”. Una situazione delicata, quindi, ma che conferma il ritorno all’attività del campione olimpico di Tokyo 2020. Il velocista azzurro un pesante stop a Jacksonville, in Florida, proprio alla vigilia di quello che avrebbe dovuto essere il suo primo impegno stagionale, con l’esordio sui 200 a Miami.
Il problema muscolare al retto femorale sembrava decisamente grave, portando a ipotizzare un periodo di almeno quattro settimane di stop. Negli ultimi giorni il problema sembrava essere stato ridimensionato, nonostante Jacobs dovrebbe comunque saltare gli impegni di Diamond League in Cina, delle World Relays di Guangzhou e del meeting Gold di Tokyo. Nel mirino dovrebbe esserci direttamente il Golden Gala di Roma a inizio giugno. Uno scenario in un certo senso confermato da La Torre: l’azzurro, infatti, torna a praticare attività sportiva, quindi riducendo lo stop di fatto a una decina di giorni, ma la situazione rimane comunque delicata e i tempi non vanno forzati.
Parlando delle Olimpiadi di Tokyo, la testa va anche a Gianmarco Tamberi. Dopo aver confermato la volontà di arrivare fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028, rimane da capire quando Gimbo tornerà a gareggiare. E La Torre fa chiarezza anche su questo punto: “Credo che lo vedremo in qualche gara poco prima dei Mondiali di Tokyo (in programma dal 13 al 21 settembre, ndr). Ma il suo focus non è sulla rassegna iridata”, ha spiegato.
Atletica, La Torre fissa l’obiettivo: “Dobbiamo continuare a migliorare”
L’atletica italiana sta vivendo forse il suo momento di maggior splendore della propria storia. La squadra azzurra, infatti, è competitiva in molteplici discipline, e conta già su talenti giovanissimi ma affermati. Ma il lavoro deve continuare: “Dobbiamo continuare a pensare di migliorare, perché si può fare sempre meglio -sottolinea, infatti, La Torre –. Con l’oro di Tokyo sui 100 metri, Marcell Jacobs ha liberato i sogni di tanti atleti. Io non ho fatto niente di nuovo, perché quando hai atleti come Tamberi trainano tanti giovani ti facilita il lavoro. Il presidente della Fidal Stefano Mei da quando è arrivato, da ex atleta ha portato grande serenità, dicendo ai ragazzi che si può anche sbagliare”.
Obiettivo Mondiali di Tokyo
Da Tokyo a Tokyo, quindi, con l’appuntamento di settembre che sarà l’apice di una stagione lunga. “L’importante è che gli azzurri, da Furlani a Fabbri, da Diaz alla Iapichino e alla Battocletti, ci provino. Dobbiamo continuare a fare gruppo. La novità della 4×100 mista? Sperimenteremo questa nuova specialità, l’atletica sta cambiando e dal punto di vista tecnico qualche perplessità c’è. Diventerà una disciplina all’inizio più spettacolare, poi sarà anche molto tecnica”.