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Il nome di Tommie Smith rimarrà per sempre legato a quel pugno alzato sul podio delle Olimpiadi di Città del Messico 1968. Le ultime settimane hanno riportato in primissima linea il tema del razzismo, dopo l’omicidio di George Floyd a Minneapolis da cui sono partite proteste e purtroppo anche derive violente. “E’ terribile che i sentimenti che provavo quel giorno di oltre cinquant’anni fa siano ancora presenti e che adesso si stiano manifestando – afferma Smith – Sono le stesse sensazioni che avevo a Città del Messico: ci sono stati atleti di vari sport in ginocchio, calciatori in ginocchio, alla fine le morti e gli omicidi. Tutto mi riporta a quel podio.“
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