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Alla vigilia del Golden Gala di Roma, alcuni dei protagonisti hanno rilasciato delle dichiarazioni nel corso della classica conferenza stampa. Tra questi anche il primatista italiano di salto in alto, Gianmarco Tamberi, il quale si è detto afflitto per l’assenza del pubblico sugli spalti: “È stata una ‘coltellata al cuore’ sapere che non ci sarà pubblico per me è davvero pesante, se nella pallacanestro è il sesto giocatore in campo, per me è tutta la squadra. So quanto il nostro presidente Alfio Giomi abbia provato a far entrare gli spettatori perché per noi atleti è fondamentale il calore sugli spalti. Ma so che mi seguiranno in tanti da casa e faranno la ‘clap’. Non posso dire che la stagione sia andata male, con il 2,31 indoor e il 2,30 all’aperto, ma mi aspettavo ben altro. Ho bisogno come l’ossigeno di riscattarmi dalla gara di Ostrava. A Roma il livello è alto, ci sono i migliori del mondo, Nedasekau è il favorito essendo il primo delle liste”.
L’atelta azzurro ha anche spiegato la sua preparazione per questo grande appuntamento: “È stato una sorta di ritiro spirituale sull’Appennino abruzzese, non lontano da Chieti completamente da solo, da domenica sera a martedì mattina. Avevo bisogno di ricaricare le pile: se sul fisico e sulla tecnica non si poteva cambiare molto, ho provato a puntare sulla parte mentale. A stare con me stesso. A focalizzarmi”.
Entrato nella storia del mezzofondo azzurro con il primato italiano dei 5000 metri, 13:02.26 a Ostrava la scorsa settimana, Yeman Crippa si presenta al Golden Gala nei 3000 per continuare a stupire: “La condizione è ottima, il Golden Gala mi ha creato una bella gara e cercherò di attaccarmi ai migliori per dare il massimo. Il record? Non mi ossessiona cercare primati perché penso soltanto a correre”.
Leonardo Fabbri, dopo la prima esperienza del 2019, torna all’Olimpico da leader europeo stagionale: “Ci ho sempre creduto non pensavo di arrivare ai 22 metri e li ho sfiorati, sono molto contento soprattutto per la continuità. L’obiettivo minimo per la gara dell’Olimpico è lanciare oltre i ventuno metri e provare ad andare abbondantemente oltre: al di là delle misure lunghe, voglio cercare stabilità oltre i 21,50, e sarebbe qualcosa di cui festeggiare. Il rinvio dei Giochi mi è dispiaciuto ma so quanto mi possa far bene un anno in più. Mi ha dato tanta energia”.
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