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“C’è troppa emozione dopo due anni e mezzo impossibili tra lacrime e frustrazione: Finalmente ci siamo, si riparte da qui, sono tornato, ma lo sapete che non mi accontento. Dopo quello che ho passato essere qui a fare queste cose, da favorito, e poi fermarmi, non è qualcosa che conosco”. Questa la gioia di Gianmarco Tamberi al termine della finale del salto in alto agli Europei indoor di atletica leggera in corso di svolgimento a Glasgow, in Scozia, dove l’azzurro ha conquistato la medaglia d’oro. “I salti che ho fatto dopo i 2,32 e i tentativi a 2.36 dopo aver vinto una medaglia d’oro, mi hanno convinto su quanto valgo esattamente in questo momento – ha confessato l’azzurro ai microfoni della Fidal – Mi dispiace non aver avuto qualcuno che mi accompagnasse a misure ancora maggiori e che mi stimolasse a saltare ancora più in alto. Ci ho provato anche a 2,36 ma dopo aver messo la medaglia d’oro al collo era difficile trovare di nuovo le motivazioni”.
Sul feeling con il pubblico: “Non sono io che galvanizzo il pubblico, loro galvanizzano me. Io scendo in pedana sorridente, sono me stesso, mi diverto come la gente si diverte con me. Io condivido tutto e quando vinciamo lo facciamo tutto insieme. È una vittoria che dedico a tutta l’Italia, il Paese più bello del mondo. Non sapete cosa significhi per me indossare questa maglia azzurra, trovo un’energia dentro che è pazzesca. Tra pochi mesi ci saranno i Mondiali e voglio ripartire per correggere gli errori, e salire sempre più in alto”.