Alex Schwazer ha sette vite. Dopo le due squalifiche per doping e, di fatto, la fine della sua carriera agonistica da marciatore, l’atleta altoatesino prova a tornare in pista. Lo fa sul web, grazie al suo nuovo blog personale, offrendosi come personal trainer per tutti gli appassionati.
Il sito (www.schwazer-coaching.com) non è ancora nella sua versione definitiva, ma il management dell’atleta ha annunciato che sarà pronto nei prossimi giorni e che, insieme al lancio della nuova attività, Schwazer rilascerà anche alcune dichiarazioni.
Quello che si può evincere, al momento, dalla versione-beta andata online, è che il marciatore altoatesino sarà un vero e proprio consulente per tutti gli amatori degli sport di fatica, dalla maratona alla marcia, passando per la gran fondo in bicicletta. “Tengo a precisare – si legge nel suo nuovo blog – che non sono né un medico, né un dietologo e che, quindi, non suggerirò diete o assunzioni di integratori alimentari. Quello che posso mettere a disposizione è la mia esperienza di ex atleta che ha sempre discusso con i propri coach i suoi programmi di allenamento”.
Chi si affiderà a Schwazer potrà andare sul sicuro: “Con l”esperienza di oltre 70.000 km di marcia e di centinaia di ore di corsa e in bici nelle gambe – continua l’atleta -, spero di esservi utile per raggiungere il vostro personale obiettivo con un programma di allenamento fatto su misura per voi”.
Sul blog, inoltre, la medaglia d’oro olimpica di Pechino 2008 fornisce anche una sua personale autobiografia, sottolineando – in modo particolare – la sua interpretazione delle ultime vicende (il legame con Sandro Donati e l’esperienza a Rio de Janeiro) che lo hanno visto protagonista. I corsi di training tenuti da Schwazer, tuttavia, saranno “a numero chiuso”: da coach potrà seguire soltanto un numero limitato di atleti al fine di garantire serietà, qualità e disponibilità. Requisito indispensabile per accedere alle sue lezioni – come si evince dalla sezione “Contatti” del blog – sarà “l’essere disponibili a eventuali esami del sangue. Il solo sospetto di un uso di sostanze proibite basterà per terminare immediatamente la collaborazione”.