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La beffa del triplete. Usain Bolt non è riuscito a correre più veloce della giustizia sportiva. Il Cio ha infatti ufficializzato la positività di Nesta Carter ai Giochi Olimpici di Pechino 2008. In quella occasione, l’atleta faceva parte del quartetto jamaicano che conquistò, in pista, la medaglia d’oro. Con la conferma della positività di Carter, dunque, la Jamaica è stata squalificata e Bolt ha perso una delle sue nove medaglie d’oro olimpiche.
Sfuma, così, uno dei record più clamorosi della storia dell’atletica leggera: il velocista jamaicano, infatti, non potrà più vantare un triplo triplete nelle discipline della velocità. Ovviamente, il provvedimento colpisce anche gli altri due compagni di squadra di Bolt e Carter, ovvero Nickel Ashmeade e Asafa Powell, privati anche loro dell’alloro olimpico del 2008.
Nesta Carter è uno dei 454 casi di doping venuti alla luce dopo i test effettuati dal Comitato Olimpico Internazionale l’anno scorso. Il 31enne, membro della staffetta oro anche a Londra 2012, è risultato positivo alla methylhexaneamina. Ora, il nuovo podio di Pechino 2008 regala una storica medaglia d’oro a Trinidad&Tobago, promuove all’argento il Giappone e permette al Brasile di arricchire la sua spedizione con la medaglia di bronzo.