
Lemlem Girnay - Foto MBTarget / IPA
Numeri da record per la 25esima edizione della Maratona di Padova, che ha visto oltre 40mila partecipanti tra competizioni ufficiali e prove non competitive, con 65 nazioni rappresentate al via. Tra le atlete più attese, Federica Del Buono non ha tradito le aspettative e ha portato a casa la mezza maratona. La mezzofondista dei Carabinieri, reduce dall’oro a squadre nei 10 km agli Europei di corsa su strada, ha corso con grande coraggio fin dai primi chilometri. Passaggio brillante in 33:36 al decimo, poi un leggero calo nel finale dovuto alla fatica della nuova distanza. Alla fine, chiude il suo debutto in 1:11:26, un crono di valore che la porta sul gradino più alto del podio femminile.
“Gli ultimi chilometri sono stati duri, era la mia prima gara su questa distanza – ha raccontato la vicentina –. Verso il 17° km ho avuto un momento difficile, ma le lepri e il calore del pubblico mi hanno dato la spinta per arrivare in fondo“. Sul podio con lei salgono anche l’ucraina Mariya Mazurenko (1:12:37) e la keniana Stella Mateiko (1:14:41), entrambe nettamente staccate dall’azzurra. In campo maschile successo per il keniano Castor Omwena Mogeni, che ha tagliato il traguardo in 1:02:38, migliorando di tre secondi il suo primato personale.
Maratona di Padova: Onchari e Girmay padroni
Sulla distanza regina della maratona, il keniano Enock Onchari ha dominato la gara maschile. Dopo aver preso il comando assieme al pacer John Kiplagat già al terzo chilometro, Onchari ha imposto un ritmo forsennato nella prima metà di gara, con una media di 3 minuti al chilometro per i primi 15 km. Il caldo e il vento hanno poi rallentato l’andatura, favorendo il tentativo di rimonta dell’ugandese Victor Kwemboi, ma Onchari ha saputo rilanciare l’azione nel momento decisivo e ha chiuso in solitaria in 2:11:48.

ll trionfo di Onchari e Girnay
È stato il keniano Enock Onchari il piu veloce. Onchari, forte di un tempo poco sopra le due ore lo scorso anno a Barcellona ha fermato il cronometro a 2 ore e 11 minuti rifilando 43 secondi al suo primo inseguitore, lugandese Victor Kwemboy.
Nella foto ONCHARI ENOCK – KEN, KENYA
Tra le donne, gara a due nei primi 10 chilometri tra l’etiope Lemlem Girmay e la keniana Irene Juruto, che hanno preso il largo rispetto al gruppo. A metà gara, Girmay ha cambiato passo, staccando la compagna di fuga e mantenendo il vantaggio fino al traguardo, tagliato in 2:38:23. Juruto si è classificata seconda in 2:40:30, mentre l’azzurra Alessia Tuccitto ha completato il podio in 2:42:13.
Maratona di Amburgo: ottavo posto per Lonedo
Seconda maratona in carriera e primo grande risultato per Rebecca Lonedo, che sulle strade di Amburgo firma una si migliora notevolmente e chiude all’ottavo posto in 2:28:42. Una prestazione solida che conferma la crescita dell’atleta cresciuta sotto la guida del campione olimpico Stefano Baldini, reduce dall’argento a squadre agli Europei di mezza maratona a Lovanio.
La gara femminile ha visto il successo dell’etiope Workenesh Edesa con un eccezionale 2:17:55, davanti alla keniana Brigid Kosgei, ex primatista mondiale, e all’etiope Kumeshi Sichala. Tra gli uomini è grande spettacolo con il keniano Amos Kipruto che si impone in 2h03:46, nuovo record della maratona di Amburgo. Il bronzo mondiale 2019, già vincitore a Londra (2022) e Roma (2016), precede i connazionali Philemon Kiplimo e Erick Sang, in un podio tutto keniano.