È morta a 33 anni Rebecca Cheptegei, maratoneta ugandese recentemente protagonista alle Olimpiadi di Parigi 2024. Lo ha reso noto con un post sui social Donald Rukare, presidente del Comitato olimpico ugandese. La donna, che faceva base in Kenya, era stata aggredita domenica 1° settembre dal fidanzato, che l’aveva cosparsa di benzina per poi darle fuoco.
Ricoverata d’urgenza in ospedale, le condizioni di Cheptegei erano apparse immediatamente critiche vista la presenza di ustioni dell’80% sul corpo. Nonostante il tentativo dello staff sanitario di salvarla, purtroppo non c’è stato nulla da fare. “Tutti i suoi organi hanno ceduto in serata” ha spiegato un medico Moi Teaching and Referral Hospital, aggiungendo che le sue condizioni erano peggiorate nelle ultime 24 ore a causa di infezioni. “Condanniamo fermamente la violenza contro le donne: questo è stato un atto codardo e insensato che ha portato alla perdita di una grande atleta la cui eredità continuerà a durare nel tempo” ha scritto su X Rukare.
Per quanto riguarda la ricostruzione dell’accaduto, la polizia ha reso noto che l’uomo, identificato come il compagno di Cheptegei, Dickson Ndiema Marangach (a sua volta ferito, riportando ustioni del 30% sul corpo), si è intrufolato nella casa della donna mentre lei era in chiesa. Inoltre, secondo quanto riportato dal quotidiano Standard, all’aggressione avrebbero assistito anche le figlie. “Ho provato a soccorrere mia madre, ma sono stata presa a calci. Ho gridato per attirare un vicino, che ha provato a spegnere le fiamme con l’acqua” ha raccontato una delle ragazze.