
Mattia Furlani - Foto ANP / IPA Sipa USA
Strepitosa medaglia d’oro per Matteo Furlani ai Mondiali indoor di atletica leggera di Nanchino. Dopo l’argento agli Europei di Apeldoorn, l’azzurro ha dimostrato di essere un campione vero e si è preso il primo vero grande oro a livello globale, sbaragliando la concorrenza al chiuso in Cina e regalando il secondo oro in extremis alla spedizione della Fidal. Ennesima consacrazione a vent’anni compiuti da poco più di un mese per Furlani: il già bronzo alle Olimpiadi di Parigi ha battuto il giamaicano Wayne Pinnock per appena un centimetro, 8.30 contro 8.29,Liam Adcock con 8.28 completa il podio per un trenino di centimetri a dividere i tre medagliati. Soltanto quinto il campione uscente, il greco Tentoglou, che si ferma soltanto a 8.14.
“Mai pensavo di poter competere con i grandi del mondo, esserci riuscito é un onore. Ho condotto un’ottima gara, ma potevo fare anche meglio, aspiro a fare meglio. Comunque sono contentissimo. Anche la rincorsa migliora, salto dopo salto. Questo oro per me é qualcosa fuori dal normale, ora devo continuare così. I Mondiali di Tokyo? Con tenacia e cattiveria si può fare ancora meglio”, è la gioia di Furlani.
Quarto posto incoraggiante ma in fin dei conti amaro, invece, per Leonardo Fabbri, ai piedi del podio nel getto del peso. La medaglia d’oro al neozelandese Tom Walsh (21.65), secondo lo statunitense Roger Steen (21.62), terzo Adrian Piperi (21.48), 21.36 invece per il fiorentino, che fino all’ultima serie di lanci era sul podio. Ottavo posto per l’altro azzurro Zane Weir, con la misura di 20.63.
Niente da fare, nella gara che ha aperto la serata cinese, per Elisa Maria Di Lazzaro, soltanto ventiduesima a livello complessivo in 8.42 dopo le tre batterie dei 60 metri ostacoli femminili, nei quali dunque l’azzurra non raggiunge la finale iridata indoor. Atto conclusivo in cui l’oro va a Charlton delle Bahamas, la forte svizzera Kambundji è argento davanti alla jamaicana Nugent di bronzo.

LE ALTRE GARE
Il solito Ingebrigtsen non lascia scampo alla concorrenza e si impone nei 1500 metri, prendendosi la medaglia d’oro: il britannico Gourley e lo statunitense Houser sul podio insieme al fuoriclasse norvegese dunque alla seconda doppietta sulle sue distanze preferite dopo gli Europei. Doppietta etiope nella gara femminile dei 1500 metri: vince l’oro Tsegay con il record dei campionati, argento per Welteji, bronzo alla britannica Hunter Bell. Josh Hoey (Usa) è medaglia d’oro negli 800 metri maschili, argento al belga Eliott Crestan, bronzo allo spagnolo Elvin Canales, mentre nella gara femminile sempre degli 800 metri è la sudafricana Sekgodiso a imporsi davanti all’etiope Getachew e alla sorprendente portoghese Silva che completa il podio. Il norvegese Skotheim vince la due giorni dell’eptathlon al termine dei 1000 metri, secondo posto per l’estone Erm e terzo a chiudere il podio il tedesco Steinforth, peraltro con un contatto nel finale tra i futuri oro e argento e nervi tesissimi. A chiudere la serata le due 4×400: la staffetta maschile va agli Usa, oro davanti a Jamaica e Ungheria, mentre al femminile, sempre con l’oro delle favoritissime statunitensi, alla Polonia l’argento e all’Australia il bronzo.