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Un’Italia multietnica si prepara a scendere in pista nei Mondiali di atletica di Eugene 2022 a partire da venerdì 15 luglio. Circa un terzo dei sessanta atleti azzurri, infatti, sono nati all’estero oppure sono nati in Italia e hanno uno o entrambi i genitori nati all’estero. In molti hanno una storia tutta da raccontare, come il quattrocentista Vladimir Aceti nativo di Petrozavodsk nella Carelia russa e adottato a 5 anni assieme al fratello ‘Sasha’. Oppure la debuttante ottocentista Sintayehu Vissa, adottata da un orfanotrofio di Addis Abeba da una famiglia friulana. C’è anche chi ha raggiunto la famiglia in Italia, oppure chi è nato in Italia da genitori che si erano trasferiti in precedenza, come Marcell Jacobs.
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Il campione olimpico dei 100 metri con il primato europeo di 9″80 e della 4×100 ha sangue un po’ texano, grazie al padre ex marines ed un po’ gardesano, grazie alla mamma di Desenzano del Garda. Ahmed Abdelwahed, che gareggerà nei 3000 siepi, ha origini egiziane, invece sono nigeriane le discendenze di Fausto Desalu, Emmanuel Ihemeje, Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso e Daisy Osakue. Tre gli azzurri nati nella Repubblica Dominicana: Brayan Lopez, quattrocentista trasferitosi con la famiglia in Piemonte, il centometrista Wanderson Polanco e la velocista Johanelis Herrera. Origini americane per Nick Ponzio, pesista che deve la sua cittadinanza italiana grazie al bisnonno Francesco, e Giancarla Trevisan, quattrocentista nata in California da padre architetto italiano. Infine, Larissa Iapichino, mamma Fiona, inglese di nascita e giamaicana di origini, e papà italiano Gianni, sarà in gara nel salto in lungo.
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