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“Qui a Doha gareggio con me stesso e contro me stesso. Ce l’ho un po’ con Filippo Tortu perché non mi ha fatto dormire l’altra notte per l’adrenalina: la sua finale mi ha dato una carica pazzesca, è stato davvero bravo“. Gianmarco Tamberi è carico per l’esordio ai Campionati Mondiali di atletica leggera 2019. Dopo aver visto Filippo Tortu approdare nella finale dei 100 metri, Gimbo è pronto a giocarsi le sue chance a partire dalle qualificazioni del salto in alto che andranno in scena martedì 1° ottobre dalle ore 15:50 italiane: “Quest’anno è stato particolare, pieno di imprevisti e problemini. Non gareggio da tre mesi: la cosa mi dovrebbe buttar giù e invece mi carica da morire – ha commentato Tamberi – Le condizioni fisiche non sono al top, e di conseguenza devo compensare con la componente mentale. Siamo a ottobre ma praticamente per me è l’esordio stagionale, è un inizio che spero finisca bene“. Una carica trasmessa a tutta la squadra: “È bello che questo movimento azzurro stia crescendo e nella riunione della squadra ho preparato un video con i messaggi di tanti amici sportivi, da Vieri a Paltrinieri a Datome, per motivare tutta la squadra“.
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Nel salto in alto ci sarà anche Stefano Sottile pronto per l’appuntamento più importante: “È stato un anno emozionante, tra il primo 2,30 inaspettato di Rieti e il 2,33 di Bressanone. Cercherò di dare il massimo in questa qualificazione sperando nella finale. Fisicamente sono a posto, mentalmente… ci stiamo lavorando. Perché non gareggio da 50 giorni? La stagione non era improntata sui Mondiali ma sugli Europei under 23 di Gavle. Quindi è stata lunga, siamo partiti a metà maggio, e dopo gli Europei a squadre dovevo staccare per due settimane prima di riprendere ad allenarmi per Doha. Essere a un Mondiale accanto a una persona come Gimbo ti gasa ancora di più“.
Vigilia anche per Davide Re che domani dalle ore 15:35 italiane affronterà le batterie dei 400 metri: “Anche per me è stato un 2019 emozionante: prima il record italiano di 45.01 che mi ha lasciato ancora stimoli per andare oltre, poi il nuovo miglioramento di 44.77 a La Chaux-de-Fonds. Non vedo l’ora di gareggiare, non ce la faccio più ad aspettare! In questo momento fisicamente sto bene, di testa sono davvero motivato e non mi nascondo dietro a un dito: l’obiettivo è la finale. Con i tempi che ho corso quest’anno si può fare. Il confronto a distanza con Filippo Tortu mi ha aiutato tanto: il fatto che lui sia riuscito a scendere sotto i 10 secondi nei 100 mi ha fatto capire che era possibile abbattere il muro dei 45 nei 400, e allo stesso modo la sua finale di Doha nei 100 mi fa credere che sia possibile anche la mia. Credo servirà 44.70/44.80 per entrare. Sulla mia presenza, o meno, nella staffetta mista abbiamo riflettuto tanto: penso che correrla avrebbe potuto sottrarre un po’ di quella energia che può fare la differenza, e avrebbe sacrificato la mia presenza nella 4×400 classica“.
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