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Shankule vince la maratona femminile ai Mondiali di atletica di Budapest 2023. Super gara dell’etiope, che allunga nella seconda parte di corsa con le connazionali Gebreslase e Yehulaw. 2:24:23 per la 31enne africana, che toglie lo scettro di campionessa mondiale proprio a Gebreslase, seconda all’arrivo in 2:24:34. L’etiopia manca il tris con il crollo nel finale di Yehulaw, quinta all’arrivo, che subisce il sorpasso della marocchina Gardadi, 2;25:17, e Salpeter, 2:25:38. Giovanna Epis chiude al dodicesimo posto in 2:29:10. La veneziana risale dalla ventesima posizione a metà gara con un’ottima seconda parte di corsa chiudendo come seconda delle europee dietro la tedesca Kejeta, undicesima in 2:29:04
Gara che parte a ritmi piuttosto bassi, come in ogni maratona, con la giapponese Kaseda e l’ungherese Szabo che provano a fare l’andatura. Dopo pochi chilometri il gruppo rientra senza particolari difficoltà con Epis costantemente nelle prime. Diversi avvicendamenti nelle prime fasi della corsa con la quarantenne ecuadoriana Chacha e Sullivan che tentano l’allungo senza riuscirci. Al quindicesimo chilometro escono fuori le atlete degli altipiani con le quattro etiopi Gemechu, Gebreslase, Shankule e Yehualaw, le due kenyote Wanjiru e Kaptich e le due eritree Weldu e Tesfu che si mettono davanti a tirare con diversi cambi di ritmo volti a scremare la concorrenza avversaria. Epis regge in coda al primo gruppo intorno alla ventesima posizione quando si gira a metà gara. La svolta della corsa è al 25°km con le africane che salgono clamorosamente di intensità andando sotto i 3’20” al chilometro ottenendo la scrematura desiderata. Si staccano in molte tra cui Epis, che esce dalla top 20. Il quartetto etiope allunga a 10km dall’arrivo sulla kenyota Kanjiru e l’israeliana Salpeter con Gardadi settima a sei secondi e Kaptich ottava a 10 secondi. La quarta delle etiopi Gemechu crolla improvvisamente e si ferma a 9km dall’arrivo. Spingono sempre di più le tre etiopi con Salpeter prima delle altre seguita da Gardadi e Wanjiru, in netto calo dopo un ottimo inizio. Epis quattordicesima a oltre due minuti. Sul ponte delle catene, a 5km dal termine, cede la terza etiope Gebreslase lasciando strada a Shankule che allunga di un paio di secondi su Yehulaw. Allunga sempre di più Shankule con Gebreslase che passa Yehulaw, in pesante calo dopo lo streppo tentato per difendere il secondo posto. Gardadi e Salpeter continuano con il loro ritmo costante e si avvicinano alla terza delle etiopi. Crollo verticale di Yehulaw con la marocchina Gardadi e l’israeliana Salpeter che passano a meno di 2km dalla fine. Shankule continua a macinare e vince la maratona con un buon 2:24:23. Secondo posto per la connazionale a Gebreslase, 2:24:35, davanti a una super Gardadi, 2:25:17. Quarto posto per Salpeter in 2:25:38. Yehulaw arriva praticamente camminando in quinta posizione in 2:26:13.
“Nella mia esultanza c’era tutto: anni di allenamenti, maggiore consapevolezza di me stessa”. Giovanna Epis si dice soddisfatta del dodicesimo posto nella maratona femminile ai Mondiali di Budapest. “Non ho più paura delle avversarie e mi ha aiutato l’esperienza – ha aggiunto – Ero pronta, mi sono allenata ai cambi di ritmo. Quando si fa una maratona ci sono le gambe, ma anche tanto cuore”.
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