Dopo il 4.26 dello scorso 4 gennaio, l’astista Elisa Molinarolo (Fiamme Oro) offre segnali di crescita al Palaindoor di Padova e mette a referto un salto a 4,60 siglato alla prima prova, a dieci centimetri dal suo personale fatto registrare la scorsa estate alle Olimpiadi di Parigi. Dopo il 4,30 in avvio, superato al secondo ingresso in pedana, Molinarolo si sbarazza del 4,50 al primo tentativo e fa lo stesso, al primo salto, anche con la quota vincente. Un risultato che permette all’azzurra di salire in testa nelle liste mondiali, anche se chiaramente il 2025 è appena agli albori. Nel suo referto c’è spazio anche per tre tentativi senza successo a 4,67, un centimetro in più del suo 4,66 dello scorso inverno che è il miglior salto di sempre al coperto per un’italiana. “Doveva essere un’altra gara test per vedere se inizio a tornare sui miei passi e non mi aspettavo assolutamente di saltare questa misura, perciò direi che sono felice”, le parole della finalista olimpica, che si è lasciata alle spalle Francesca Semeraro (Alteratletica Locorotondo, 4.10). Due atlete a 3.80: Giulia Busatta (Fiamme Oro) e Marta Ronconi (Quercia Dao Conad). Molinarolo sarà protagonista il 24 gennaio a Rouen, in Francia. Presente in gara a Padova anche un’altra azzurra di Parigi, Ottavia Cestonaro (Carabinieri), impegnata non nel triplo ma nel salto in lungo. La classe 1995 piazza un 6.11 al quinto tentativo, davanti a Veronica Zanon (5.97) e Lovely Giusti (5.82).
A Saronno, sempre nell’asta, il ventenne Federico Bonanni (CS Aeronautica) si migliora di cinque centimetri con 5,35, dopo il 5.30 siglato nel 2024 sia all’aperto (a Rieti) sia indoor (ad Ancona). Sorrisi anche per Leonardo Scalon (Battaglio CUS Torino), appena entrato nella categoria juniores, bravo a migliorarsi due volte, prima da 4,85 a 4,90 e poi a 5,00. Solo 4.50 invece per gli under 20 Federico Sironi (Atl. Monza) e Jacopo Libertino (Atl. Canavesana) e l’allievo Bright Osegbo (Battaglio CUS Torino). Nell’asta Cadetti/e successi di Giorgio Valgattarri (Milano Atletica, 3,50) e Silvia Cividini (Atl. Estrada, 2,75). Astisti azzurri in gara anche fuori dai confini nazionali. A Frauenfeld, in Svizzera, spicca il secondo posto nell’asta di Matteo Oliveri (Carabinieri) che non va oltre 5,41 mentre è quinto il campione tricolore Federico Biancoli (Atl. Riccardi Milano 1946), autore di un salto a 5,16.
Cade un primato giovanile sulla pista indoor di Bergamo, dove la 15enne sprinter Kelly Doualla (CUS Pro Patria Milano) all’esordio stagionale corre in 7.27 nella finale dei 60 metri dopo il 7.31 ottenuto in batteria al debutto tra le allieve. La giovanissima azzurra si assicura così la migliore prestazione nazionale under 18 stabilita da Alice Pagliarini con 7.38 nel 2023, ma anche il record italiano under 20 superando il 7.35 di Vincenza Calì datato 2002. Non una novità per lei visto che già nello scorso inverno aveva realizzato il crono di 7.27 due volte da cadetta, non gareggiando a livello assoluto (e quindi il suo tempo non poteva essere riconosciuto come record o MPI nelle categorie superiori). È la seconda under 18 di sempre in Europa. Davanti a lei c’è solamente l’olandese N’Ketia Seedo che ha corso in 7.24 nel 2020. Sempre a Bergamo da segnalare anche il debutto da junior della campionessa europea U18 dei 200 metri Elisa Valensin (Cus Pro Patria Milano) che in finale dei 60 ostacoli trova un 8.38 che le permette di avvicinare il personale di 8.35 dell’anno scorso.