Il presidente della Fidal, Stefano Mei, è intervenuto ai microfoni di “Radio anch’io sport“, su RadioRai, per fare un bilancio dei Mondiali di atletica recentemente volti al termine: “Abbiamo avuto 13 finalisti azzurri e, anche chi non è andato a podio, è riuscito a fare il suo, stabilendo primati stagionali o personali. I nostri ragazzi sono fantastici, ha pagato la nostra scelta di investire su di loro e sui loro tecnici“. Mei ha poi parlato di Gimbo Tamberi, eroe di Budapest: “Ha un talento straordinario e un’enorme forza d’animo. In tutti i rapporti ci possono essere dei problemi, ma poi vengono superati. Portabandiera a Parigi? L’atletica meriterebbe un riconoscimento del genere. Il nostro movimento ha avuto come ultimo portabandiera Pietro Mennea“.
Non poteva poi mancare un commento su Marcell Jacobs: “Sono assolutamente soddisfatto di ciò che ha fatto a Budapest. Ha disputato due gare nei 100 dopo esser stato a lungo fermo ed ha dato un contributo fondamentale alla staffetta, vincendo l’argento. A mio avviso se sta bene non c’è nessuno in grado di batterlo“. Sugli altri atleti, invece, il numero uno della Fidal ha spiegato: “Iapichino sarà una delle nostre stelle a Parigi. A Budapest ha fatto più o meno lo standard di quest’anno, ma il quinto posto è un passo avanti rispetto all’anno scorso, in cui è uscita in qualificazione. Furlani invece ha fatto quello che doveva fare: i suoi obiettivi erano vincere la Coppa Europa e gli Europei Under 20 a Gerusalemme“.
“Tortu? Forse dovremmo mettergli un testimone in mano anche quando corre singolarmente – ha infine scherzato Mei, per poi concludere parlando degli Europei 2024 a Roma – Saranno un grande successo organizzativo. Ci sono ancora alcuni aspetti da sistemare, ma siamo già avanti nei lavori. Abbiamo rinnovato uno stadio grandissimo e personalmente sono molto tranquillo. Sarà un grande trampolino di lancio per i nostri ragazzi“.