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Il presidente della Fidal, Stefano Mei, a margine della presentazione della maglia azzurra della nazionale di atletica leggera al Salone d’Onore del Coni, ha commentato il lungo calvario di Marcell Jacobs, alle prese con costanti infortuni: “Bisogna stargli vicino. Fare un’exploit come il suo ti porta in un’altra dimensione. Un’atleta per far bene deve essere il più spensierato possibile. Lui non è stato fortunato in questi due anni. Abbiamo detto che il 2022 è stato negativo, ma ha vinto i Mondiali con record europeo nei 60 e gli Europei. I Mondiali sono la perla che gli manca, è chiaro che si vuol vincere quello. Ma se come lo scorso anno non corre al Golden Gala e ha problemi a maggio-giugno e poi mi porta in estate a quello che ha fatto negli ultimi due anni allora ci sta”.
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Sulla crescita del movimento dell’atletica italiana: “E’ cambiato tutto. A Tokyo con le medaglie è stata fatta un’impresa e i ragazzi di lì in poi hanno cominciato a crederci di più. I giovani stanno facendo bene in tutti i campi: pista, strada, campestre. C’è una rinnovata centralità dell’atletica, la chiesa è stata rimessa al centro del villaggio con i recenti risultati”.
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