Ottimo risultato di Edoardo Scotti che, al meeting di Zagabria, ha appena fatto registrare il suo miglior tempo stagionale, 45.30, con il quale si è piazzato al terzo posto nella tappa Gold del Continental Tour. Un fantastico risultato, vicinissimo solo nove centesimi dal record personale (il 45.21 del successo al Golden Gala 2020). Il 21enne dei Carabinieri si migliora quindi nuovamente questa stagione dopo che, pochi giorni fa a Padova, aveva fatto registrare 45.58. Scotti chiude molto vicino ai due finalisti olimpici. Isaac Makwala, 45.15 per l’atleta del Botswana, secondo alle spalle del terzo posto olimpico, Kirani James (44.46).
Molto carico prima della partenza, Scotti ha mostrato un cartello con la scritta “auguri mamma” e un cuore disegnato. Primatista italiano della 4×400 metri (2:58.81) con il quartetto che ha demolito un limite storico alle Olimpiadi di Tokyo, dove però non ha superato il primo turno nella gara individuale, e già bronzo agli Europei under 23, Scotti potrebbe essere impegnato già in questo weekend con la maglia del Cus Parma durante la finale Argento dei Societari.
Dalle gare croate arriva anche un quarto posto sui 400 ostacoli con 55.56 per Ayomide Folorunso. L’atleta delle Fiamme Oro parte molto bene, ma poi si spegne sul finale. Riesce ugualmente a chiudere con il suo secondo tempo stagionale, anche se non ai livelli dello splendido 54.65 di un mese fa a La Chaux-de-Fonds con cui ha sfiorato il record italiano. Davanti a lei la giamaicana Janieve Russell (terza in 55.45), l’ucraina Anna Ryzhykova (54.87) e, la vincitrice, la panamense Gianna Woodruff (54.67). Riesce invece a mettere dietro la colombiana Melissa Gonzalez (55.63).
A Zagabria cade anche un record olimpico…anche se in una distanza non olimpica. Stiamo parlando di quello dei 2000 metri per merito della burundese Francine Niyonsaba in 5:21.56, oltre due secondi in meno del 5:23.75 indoor di Genzebe Dibaba (nel 2017 a Sabadell). Il miglior crono all’aperto invece rimane quell’ 5:25.36 dell’irlandese Sonia O’Sullivan datato 1994. La Niyonsaba batte l’etiope Freweyni Gebreezibeher, che viene piegata nel finale (5:25.86). Chiosa finale su Elisa Bortoli (Esercito) che, arrivata ottava, scende a 5:44.15 togliendo più di sei secondi al proprio limite ed è annunciata nel weekend alla finale Oro di Caorle, in gara per l’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco.