“Nel 2019 ho fatto una preparazione per il salto in lungo. Ma anche con un errore di un grado l’angolo della gamba di stacco, ho passato tre giorni con il ghiaccio sulle ginocchia. Passavo più tempo in fisioterapia che altro. Ho problemi di cartilagine e questo mi ha impedito di continuare questa strada. Non ha senso tornare nel salto in lungo in questo momento”. Lo ha detto nel corso della nostra diretta Facebook, Marcell Jacobs, stella dell’atletica italiana e campione europeo indoor sui 60 metri. E sulle differenze tra la preparazione delle due specialità: “Per essere un buon saltatore, devi essere un buon velocista – ha detto il classe 1994 nel corso dell’intervista di Fabrizio Lavezzato – Nella preparazione del salto in lungo ho sempre curato la tecnica di corsa, su quello è cambiato poco. Cambia ovviamente la parte tecnica e il lavoro in palestra sull’arto”.
E sulla gestione della tensione agli Europei: “Prima di arrivare agli Europei, sapevo di trovare buoni concorrenti. Da settembre ho collaborato con una mental coach con un lavoro molto interiore, lei mi ha suggerito di non pensare sempre alla gara e così ho gestito la tensione tra semifinale e finale. Al contrario, i miei avversari erano scombussolati a causa della gestione delle energie mentali. In finale sono arrivato fresco e tranquillissimo. Non ho mai pensato alle aspettative degli altri su di me”.