Il maratoneta Lawrence Cherono è stato squalificato per sette anni dall’antidoping. L’atleta avrebbe dovuto scontare otto anni lontano dalle competizioni, quattro per la positività a una sostanza vietata e altri quattro per manomissione o tentativo di depistare le indagini, ma il periodo è stato ridotto di un anno per l’ammissione anticipata e accettazione della sanzione. Il 35enne keniota era stato provvisoriamente sospeso nel luglio 2022 per la positività al farmaco cardiaco trimetazidina (TMZ) e la squalifica è stata retrodata a questo periodo, per questo motivo si protrarrà sino al 2029. Cherono, che vanta vittorie nelle maratone di Boston e Chicago, in un primo momento aveva attribuito la positività al test a un’iniezione fattagli da un medico per curare il mal di stomaco, prima di cambiare versione dicendo di aver commesso un errore con i farmaci di sua moglie. “Questa decisione testimonia gli sforzi instancabili e persistenti dell’AIU nelle indagini sul doping e le spiegazioni fornite in caso di test positivi – le parole di Brett Clothier, capo dell’Atletica Integrity Unit – L’AIU non lascerà nulla di intentato nello svolgimento del suo mandato”.