Gaia Sabbatini si migliora ancora sui 1500 metri a Madrid, nella tappa finale del World Indoor Tour Gold 2022 di atletica leggera. L’azzurra taglia il traguardo in quarta posizione, con il tempo di 4:10.25 migliorando il 4:13.62 corso due anni fa. Nono posto per l’altra azzurra Federica Del Buono (4:12.14) nella gara stravinta dall’etiope Gudaf Tsegay, che stacca tutte nel terzo giro e va a vincere in solitaria. Nel finale, Sabbatini riesce a ricucire su una delle etiopi (Axumawit Embaye) e chiude alle spalle di Tsegay (3:57.38), Hirut Meshesha (4:02.22) e Freweyni Hailu (4:03.38), diventando la quinta italiana di sempre al coperto.
Grande spettacolo in chiave Italia anche nel peso maschile: dopo Torun, arriva un’altra gara con due azzurri sopra i ventuno metri. Zane Weir è terzo con 21,40, mentre Nick Ponzio getta il peso a 21,14 e chiude quarto. Vince il ritrovato polacco Konrad Bukowiecki (21,91), davanti al croato Filip Mihaljevic, secondo con 21,83. Continua quindi l’ottimo momento dei lanciatori azzurri, che fa ben sperare a dieci giorni dalla Coppa Europa lanci di Leiria (Portogallo, 12-13 marzo) e a meno di tre settimane dai Mondiali indoor di Belgrado (18-20 marzo).
Nel salto triplo, Yulimar Rojas vince arrivando a soli due centimetri dal suo record del mondo indoor del triplo. La venezuelana si impone con 15,41 (dopo aver saltato anche 15,35), con l’azzurra Ottavia Cestonaro terza (13,63, dopo un 13,54 e due nulli, seguiti da un 13,59 e un 13,62). Nel triplo maschile, vittoria con 17,12 per il cubano Lazaro Martinez. Larissa Iapichino si riscatta dopo la polemica dei Campionati Italiani e chiude terzo con la misura di 6,45. L’azzurra manda a referto sei salti validi, senza nulli: 6,17 e 6,37 ad aprire, poi il salto migliore e a chiudere 6,41, 6,22 e 6,10. La vittoria va alla britannica Lorraine Ugen con 6,67, davanti alla spagnola Fatima Diame (6,51).
“Sono contenta di aver preso tutte le assi di battuta, nel caso del miglior salto staccando lontano – ha detto la 19enne fiorentina -. Mettiamola così, è un passo avanti per quanto riguarda il tema rincorsa, anche se certo non avevo le gambe di domenica. In ogni caso questo meeting era necessario per ritrovare la serenità e mi sono sinceramente divertita. Era la terza gara in una settimana, dopo quella di Torun con la cancellazione del volo e 13 ore di viaggio, e quella di Ancona emotivamente provante. Adesso un paio di giorni di recupero e poi prepareremo al meglio i Mondiali indoor di Belgrado“.